
Vincenzo Agnetti, Elisabetta d’Inghilterra, 1976, stampa fotografica, pennarello e lastra di alluminio, sei pannelli ciascuno di cm. 40 x 30, Courtesy Osart Gallery, Milano, Ph. Bruno Bani
Le gallerie partecipanti a WopArt 2017 si presentano. Progetti, artisti e mostre collaterali
Presentazione galleria
Osart Gallery nasce a Milano nei primi mesi del 2008 da un’idea di Andrea Sirio Ortolani. La galleria, fin dagli esordi, esplora un periodo storico ben preciso: il decennio che va dagli anni ’60 agli anni ’70. All’interno di questa decade si sofferma sulle molteplici “correnti” artistiche che più hanno caratterizzato il mondo dell’arte.
Proprio per questa ragione, Osart Gallery collabora direttamente con gli artisti e le loro famiglie soffermandosi sulla poetica dei loro lavori. Oltre a mostre personali di respiro nazionale ed internazionale, all’interno della sua programmazione, anche grazie alla collaborazione di critici e artisti, propone progetti collettivi trasversali.
In occasione di WopArt 2017, Osart Gallery presenta opere dei seguenti artisti: Vito Acconci, Vincenzo Agnetti, Piero Fogliati, Sol LeWitt, Magdalo Mussio, Claudio Olivieri ed Emilio Isgrò.
Descrizione di uno o più opere presentate in fiera
Vincenzo Agnetti, Elisabetta d’Inghilterra, 1976, stampa fotografica, pennarello e lastra di alluminio, sei pannelli ciascuno di cm. 40 x 30, Courtesy Osart Gallery, Milano, Ph. Bruno Bani
L’amore per il teatro è anche amore per il periodo elisabettiano, ne è testimone la seguente opera che si inserisce nella serie di lavori che Agnetti definisce con il termine di teatro statico. Il teatro statico, secondo Vincenzo Agnetti, non è altro che “uno spettacolo senza movimento senza personaggi e senza testo”.
All’interno delle sei foto montate su alluminio, va in scena una rappresentazione legata ai temi del potere e della cultura come si intuisce dai concetti chiave scritti in pennarello rosso tra i quali.” Culture is the reflection of our power and the penetration of your intelligence…”.
Piero Fogliati, Suono, 2004, china e biro su carta, cm. 35 x 50, Courtesy Osart Gallery, Milano, Ph: Bruno Bani
L’opera Suono fa parte delle cosiddette Fissazioni di Piero Fogliati. Fogliati, infatti, “fissa” sulla carta gli elementi fondativi della sua ideale: la Città Fantastica. Si tratta di una città costruita a misura di ogni abitante dove accanto a “fiumi colorati” e installazioni meravigliose coesistono anche sculture sonore come si può evincere da questa elegante china realizzata nel 2004.

Piero Fogliati, Suono, 2004, china e biro su carta, cm. 35 x 50, Courtesy Osart Gallery, Milano, Ph: Bruno Bani
Aldo Tagliaferro, Progetto per la sovrapposizione alla realtà, 1973, fotografie applicate su cartoncino, cm. 80 x 90, Courtesy Osart Gallery, Milano, Ph: Bruno Bani
Il progetto concettuale di Aldo Tagliaferro, si attua in tre momenti fondamentali: il primo atto è descritto dalle prime tre fotografie che ci illustrano una storica galleria milanese del tempo e quindi gli spazi di cui questa è costituita.
Nelle seguenti quattro foto, Tagliaferro identifica alcuni dettagli architettonici della galleria. Tali dettagli vengono contrassegnati con un rettangolo nero. Ed ecco che nei due ultimi scatti avviene la sovrapposizione alla realtà. Non si riesce più a distinguere tra la realtà dello spazio e la fotografia della realtà.

Aldo Tagliaferro, Progetto per la sovrapposizione alla realtà, 1973, fotografie applicate su cartoncino, cm. 80 x 90, Courtesy Osart Gallery, Milano, Ph: Bruno Bani
Mostre in galleria durante WopArt
Sito web della galleria: http://www.osartgallery.com/ita/