
Andy Warhol, Vesuvius, 1985, serigrafia su Arches 88, 80×100 cm
Le gallerie partecipanti a WopArt 2017 si presentano. Progetti, artisti e mostre collaterali
Presentazione galleria
La galleria AICA | Andrea Ingenito Contemporary Art fondata a Napoli nel 2008, si affaccia sulla centralissima piazza dei Martiri, da sempre punto di riferimento delle più importanti gallerie partenopee e storico luogo di incontro di artisti internazionali quali Keith Haring, Andy Warhol e Joseph Beuys, dal 2013 affianca un secondo spazio espositivo a Milano, nel quartiere di Ventura Lambrate, dal 2016 una terza sede a Capri e dal 2017 diventa membro dell’ANGAMC, Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea. Attraverso le numerose attività, quali mostre istituzionali, fiere nazionali ed internazionali, esposizioni e pubblicazioni editoriali, dà spazio ad artisti sia giovani che storicizzati con una particolare attenzione ai movimenti degli anni ’60 e ’70, da Hans Hartung ad Andy Warhol, da Mario Schifano a Giosetta Fioroni.
Progetto portato in fiera
Saranno presentati due grandi artisti internazionali: l’egiziano Fathi Hassan e l’americana Judy Pfaff. Fathi Hassan e Judy Pfaff provengono da due mondi molto lontani, da culture opposte, ma sono accomunati dalla scelta di un supporto veramente prezioso: la carta, strumento tramite cui l’ispirazione dell’artista prende vita.
Fathi Hassan è apprezzato in tutto il mondo per il suo particolare linguaggio artistico che ha unito scrittura e immagine. Sulle carte di Hassan i simboli della propria terra si combinano con una scrittura calligrafica densa e potente. Canti di una tradizione lontana che hanno raccontato la Nubia, la fertilità del Nilo e le litanie di quelle donne africane che dipingevano frasi sui muri cotti dal sole. Pitture di parole o scritture di immagini. Nelle opere di Hassan è sempre possibile riconoscere un consapevole uso del segno, nella volontà di evocare – nella creazione compositiva – quella musicalità tipica della tradizione orale nubiana, che l’artista fa rivivere attraverso un ricamo sapiente di linee e simboli grafici.

Fathi Hassan, Carpet , 2013, tecnica mista su carta, 229×149 cm , courtesy Williams Museum, Rose Issa Projects
Judy Pfaff è stata una pioniera dell’arte degli anni ’70. Capace di inventare un nuovo linguaggio narrativo per esplorare l’intersezione tra reale e astratto, nell’ambito del dibattito tra realismo e astrazione non ha preso mai posizione, scegliendo di definirsi semplicemente “anti-minimalista”. Lavori astratti ma risultanti dall’assemblaggio di elementi figurativi impreziosiscono pagine di antica carta indiana. L’insieme che risulta dai suoi lavori è pieno, carico, esuberante; i colori utilizzati, intensi e forti, non sono mai violenti o eccessivi. Il procedimento di assemblaggio, che sembra improvvisato – quasi l’artista fosse una compositrice di musica jazz – è in realtà dettato da una profonda attenzione per la struttura sottostante, sulla quale si costruisce un delicato equilibrio tra l’impulso alla decostruzione e il post minimalismo.
In fiera saranno inoltre presenti tre grandi maestri moderni, interpreti pop che hanno reso la carta un canale preferenziale di espressione artistica: Andy Warhol, Roy Lichtenstein e Keith Haring

Roy Lichtenstein, Shipboard girl, 1965, litografia offset a colori su carta Wove, 68 x 52 cm
Mostre e progetti in contemporanea durante la fiera di WopArt nella propria galleria
Dal 19 settembre al 3 novembre sarà visibile presso la galleria di Milano la mostra “Fathi Hassan. Slavery”

Judy Pfaff, rOOster 13, 2016, tecnica mista su antica carta indiana, 72×31 cm
Sito web della galleria: http://www.ai-ca.com/andrea-ingenito/