La solida ascesa di Picasso, carte da milioni di dollari

Picasso - Women at the Seashore 1932

Picasso – Women at the Seashore 1932

Bisogna premettere che è molto difficile generalizzare l’opera di Picasso, perché è stato una personalità artistica multiforme. Ha attraversato quasi un secolo cambiando se stesso, il suo stile e le tecniche, intersecandoli e dimostrando padronanza e sperimentazione al tempo stesso. All’interno di ogni fase ci sono poi diversi momenti che moltiplicano le possibilità di acquisto.

PICASSO - Lithographie - Le goût du bonheur

PICASSO – Lithographie – Le goût du bonheur

Le opere delle prime fasi, del periodo blu, rosa e cubista, sono più rare sul mercato, anche perché sono state fasi produttive più brevi, e sono in gran parte già musealizzate. Sono pochissimi i capolavori attualmente in mani private. Molto richieste e molto rare sono anche le opere degli anni ’30, gli anni di Marie-Thérèse e Dora Maar. Le opere dagli anni ’50 in poi sono attualmente molto in auge per via di una serie di congiunture che hanno portato alla riscoperta del tardo Picasso, sia dal punto di vista storico-artistico che del mercato. È il periodo in cui Picasso si sente invecchiare, in cui è più vicino all’opera di Matisse, dell’esplosione del colore.

Open Culture digs up the postcards Picasso illustrated and sent to Jean Cocteau, Apollinarie and Gertrude Stein.

Open Culture ci propone la cartolina che Picasso spedì a Jean Cocteau, Apollinarie e Gertrude Stein.

Sicuramente il mondo della carta è un ambito in cui Picasso si è rivelato ancora una volta un maestro per la forza d’innovazione tecnica: qui si possono comprare anche per poche migliaia di dollari delle litografie significative. Guardando anche alle opere uniche, ci sono lavori che partono da 10mila dollari fino ad arrivare a milioni di dollari. Un disegno preparatorio per “Les Demoiselles d’Avignon” vale intorno ai 5-6 milioni di dollari. Si possono fare degli investimenti straordinari, sensati e accessibili, è una curva che è salita in modo solido.

Disegno preparatorio a Guernica - Pablo Picasso

Disegno preparatorio a Guernica – Pablo Picasso

L’andamento del mercato di Picasso in generale è in ascesa costante. Economisti d’arte hanno personalmente osservato negli ultimi dieci anni che chi ha comprato un’opera per esempio nel 1998-99 ha visto i prezzi salire 4, 5 o 6 volte fino a oggi. È un mercato che ha seguito una curva solida. I picchi sono stati nel 1997 con la vendita della Collezione Ganz che ha ottenuto risultati straordinari, nel 2004 con la vendita di “Garcon a La Pipe” e nel 2006 con “Dora Maar au Chat”.

    30 Jun 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

L’antica reggia Sforza è il nuovo Museo di Villa Ciani

Sul terreno lungolago che oggi chiamiamo Villa Ciani sorgeva un castello posseduto da una casata ducale milanese, fatto costruire nel 1498 da Ludovico Sforza, che in seguito venne distrutto dagli Svizzeri nel 1517.
A partire dal 1622, nello stesso appezzamento vi fu invece il Palazzo Beroldingen, casato del Canton Uri i cui discendenti detengono fino al 1798 la carica di Cancelliere della Comunità di Lugano.
Museo delle culture di Villa Ciani

Museo delle culture di Villa Ciani

Nel 1751 entrano in possesso del palazzo i Farina, famiglia patrizia di Lugano, che dal 1827 al 1833 lo affittano al Governo cantonale, e successivamente all’editore Giuseppe Ruggia che decise di installare al livello terreno dell’edificio la sua stamperia, subaffittando i piani superiori ai Fratelli Ciani.
Nel 1839 il Palazzo Farina venne ceduto da Ruggia al medico Bernardo Vanoni di Suvigliana (1789-1872) che però, in seguito alla rivoluzione radicale, nel 1840 dovette rinunciare alla proprietà vendendola ai fratelli Filippo e Giacomo Ciani.
L’edificio viene trasformato negli anni 1840-1843 dall’architetto milanese Luigi Clerichetti (1798-1876), che restaurò quasi completamente la struttura, al posto della quale sorge ora un edificio cubico di sobrie forme neoclassiche con belvedere ottagonale e torretta sul colmo del tetto.
Il parco Ciani

Il parco Ciani

Nel 1868, un anno dopo la morte di Filippo, morì anche Giacomo e la villa dei Ciani andò in eredità al medico milanese Antonio Gabrini (1814-1908), che era stato allevato dai due fratelli. Morto Gabrini nel 1908, la villa entrò in possesso della famiglia Dell’Acqua di Milano. La proprietà, di circa 63’000 mq, nel 1912 venne infine acquistata con procedura di esproprio dal Comune di Lugano per la somma di circa 1,8 milioni di franchi e il parco fu destinato al pubblico passeggio.
Dal 1915 al 1967 la villa venne adibita a Museo storico e dal 1932 a Museo civico di belle arti e vi fu trasferita la collezione delle opere della Fondazione Antonio Caccia. Da quell’anno le mostre ospitate, promosse e organizzate dal Dicastero Attività culturali (Museo d’Arte, Archivio storico, Museo delle Culture), daranno alla luce un nuovo luogo proponente esposizioni temporanee a carattere artistico, antropologico e storico.
    27 May 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto
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