In concomitanza con la riapertura del Museo del Paesaggio di Verbania situato nello storico Palazzo Viani Dugnani, negli spazi espositivi di Villa Giulia, affacciati sul Lago Maggiore a Pallanza, inaugura -dal 25 giugno al 2 ottobre- Immaginare il giardino.
La mostra propone una prima sezione con 140 incisioni, forma artistica utilizzata nei secoli per raffigurare e celebrare il giardino, provenienti da una straordinaria collezione privata di libri e materiali iconografici, che illustrano la costruzione dell’immaginario del giardino nei secoli tra il Seicento e l’Ottocento. La seconda sezione della mostra presenta invece la proiezione di filmati sperimentali del Novecento, dove molti artisti e video maker hanno scelto proprio il giardino come specchio delle loro fantasie e proiezioni mentali.
Sfilano parchi come quello illustrato nella raccolta Hofstede van Clingendaal (Amsterdam, 1690 ca.), sulla tenuta di Clingendael con l’imponente frontespizio di Laurens Scherm, composta da 32 stampe delineate da Daniel Stoopendaal e incise da Leon Schenk. Philips Doublet (1633-1707), proprietario della tenuta nei pressi de L’Aia, era un gentiluomo amante di architettura, giardino e botanica. Tra il 1670 e il 1680 diede al proprio giardino una forte impronta di stile francese. Clingendael divenne in seguito un modello di riferimento per la diffusione della moda geometrica in tutto il paese.
Si prosegue con il palazzo e il giardino di Heemstede costruiti nel 1645 e acquistati nel 1680 da Diderick van Velthuysen (1651-1716). I parterres de broderie, le statue, le fontane e un arco trionfale che conduceva all’orangerie, all’orto e a un grotto sopravvivono ormai soltanto nelle graziose tavole di Isaac de Moucheron. La raccolta di incisioni del 1690 ca. contiene 26 tavole incise, compreso il frontespizio.
Passiamo poi in Italia con le straordinarie e rarissime incisioni Otto vedute di giardini di Roma, di cui sette portano la firma di Giuseppe Vasi (1710-1782). La serie non trova riscontri nei repertori bibliografici. Vista la qualità artistica delle tavole, dalle figurine dei personaggi alle ombreggiature, dalla delineazione degli alberi ai tratti delle nuvole, è probabile che l’autore reale sia stato il giovane Piranesi che, tra il 1741 e il 1744, svolgeva il suo apprendistato presso il Vasi.
Proseguiamo il percorso in Austria con il giardiniere-paesaggista tedesco Rudolph Siebeck (1812-1878) famoso per essere l’autore, nel 1862, del Parco della città di Vienna, chiamato anche, per l’appunto, Siebeckpark. In mostra, dalla rarissima prima edizione de L’arte dei giardini nelle sue forme moderne, la raccolta di venti litografie colorate a mano che riunisce alcuni dei più interessanti progetti di Siebeck per vari parchi e giardini.
E infine si può ammirare la raccolta Elenco dei nuovi giardini alla moda di Georges-Louis Le Rouge (1712-1790), cartografo, architetto e stampatore francese e autore di una grandiosa impresa editoriale. L’opera venne pubblicata a fogli e fascicoli separati nell’arco di tredici anni, a partire dal 1776 fino al 1789. Alla fine i quaderni saranno 21 e le tavole 496. Le Rouge è un divulgatore eclettico: non esita, oltre a presentare gli esempi classici, a intervenire a difesa della rivoluzione culturale del giardino, che da formale va sempre più affermandosi come pittoresco, o anglo-cinese, termine che l’autore prende in prestito a Horace Walpole. La rivoluzione francese, snodo importante nella storia dei giardini, metterà fine al suo progetto.
Informazioni utili
IMMAGINARE IL GIARDINO
a Villa Giulia, Pallanza Verbania
dal 25 giugno al 2 ottobre 2016