PILLOLE DI WOPART 2017. Joan Miró, Poète écrivant un poème dicté par l’oiseau de passage, 1973

MIRO,,Poète écrivant un poème dicté par l'oiseau de passage, 1973

MIRO,,Poète écrivant un poème dicté par l’oiseau de passage, 1973

Un poeta scrive un poema dettato da un uccello di passaggio. Nel titolo di una delle opere di Joan Miró presentate a Lugano –“Poète écrivant un poème dicté par l’oiseau de passage”è condensata la poetica dell’ultima trentennale produzione dell’artista catalano nel suo studio di Maiorca. Negli anni Settanta Miró si dedica a temi prediletti come donne, paesaggi e uccelli, spalmando i colori su compensato, cartone e materiali di riciclo. In quest’ultima fase artistica Miró ci racconta un universo popolato da stelle, teste, occhi, uccelli e da personaggi fantastici, Proprio come si nota in questa carta ocra del 1973 –presentata a WopArt 2017 dalla galleria Vitart di Lugano- l’artista semplifica anche i colori della sua tavolozza tornando a tonalità più austere con una preponderanza crescente del nero. Nero che risulta colore fondamentale del processo creativo per la sua forza, il suo tratto e la sua gestualità. Dagli anni Sessanta il suo vocabolario si riduce a una piccola rosa di argomenti e le forme si semplificano in una straordinaria varietà di combinazioni. Il tema degli uccelli è trattato come attributo di libertà, legame tra il nostro mondo e l’universo. La figura del poeta è soggetto fondante della sua poetica magica e onirica che coltiva fino agli ultimi giorni della sua esistenza. Top price di un’opera su supporto cartaceo dell’artista catalano, una preziosa costellazione a gouache su fondo grigio con oggetti color rosso, giallo, blu con energiche sferzate di nero. Titolo: “Femme et oiseaux”. Anno: 1940. Prezzo di aggiudicazione: 31.461.028 dollari, da Sotheby’s Londra lo scorso giugno.

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Soli, stelle, lune su carta. L’arte grafica di Joan Miró a Milano

Joan Miró

Joan Miró Senza Titolo 2, 1974 litografia a colori, cm 27,8×56,5 Scarica immagine a 300 dpi

Alla grafica di Joan Miró sarà dedicata la mostra di apertura della stagione autunnale della Galleria Deodato Arte di Milano. Dal 28 settembre al 4 novembre saranno esposte  incisioni e litografie del maestro catalano.

Accanto ad alcune opere degli anni ’30, i lavori in mostra sono stati realizzati soprattutto nel periodo compreso fra gli anni ’50 e ’80, arco di tempo in cui Miró si dedica più assiduamente all’arte incisoria; infatti dalla fine degli anni Cinquanta si stabilisce in maniera definitiva a Palma de Maiorca, dove allestisce un laboratorio di incisione e litografia. Affascinato dalla tecnica, dalle molteplici possibilità espressive e comunicative offerte, vede in questo medium la capacità di abbracciare perfettamente la sua arte, versatile, ricca di simboli e di colori accesi. L’utilizzo di strumenti inusuali come pettini, chiodi, dita e altro ancora, oltre al contatto diretto e fisico con i materiali, contribuisce a rendere ancora più personali le lastre incise, dalle quali emerge una forte connessione anche dal punto di vista emozionale.

Spesso destinate a volumi e riviste pubblicate in tiratura limitata, che si tratti di incisioni calcografiche a puntasecca, acqueforti o litografie a colori, le grafiche di Miró sono fedeli testimoni del suo linguaggio e al tempo stesso creano tra immagine e testo, reinterpretato secondo la propria sensibilità, un perfetto connubio.

Joan Miró

Joan Miró Sans Titre III, 1981 incisione ad acquatinta su carta Guarro, cm 92×72,5

Nell’esaustiva panoramica dei lavori in mostra s’incontrano alcune opere degli anni ’30 che attestano le prime sperimentazioni incisorie come Daphnis et Chloé e Fraternity dal carattere narrativo e perfettamente rappresentative delle tematiche trattate.

Di matrice più astratta, sebbene con chiari riferimenti ai titoli, sono le litografie della serie Haï-Ku degli anni ’60 come Herbes d’été, La bouge du sanglier e Au portrait couvert de neige, dove dalla semplice forma geometrica, dai piccoli punti e dalle macchie di colore è possibile scorgere soli, stelle, lune, occhi, figure femminili e uccelli, soggetti prediletti dell’artista. Questa ampia galleria di figure stilizzate, filiformi, surreali nasconde – dietro ad un’apparente semplicità e leggerezza – un’essenza più complessa, espressione di riflessioni profonde e di uno stato d’animo inquieto.

Colori pieni, vivaci che si contrappongono a linee e contorni neri, figure che fluttuano e galleggiano insieme alle parole, caratterizzano le tavole del poemetto Le lézard aux plumes d’or (1971), uno fra gli esempi più evidenti della compenetrazione fra disegno e testo. L’argomento trattato nella favola fa riferimento a una lucertola con le piume d’oro ed è molto vicino alle tematiche legate al sogno e ai mondi fantastici indagati costantemente dall’artista catalano.

Joan Miró

Joan Miró Coppa del Mondo Spagna 82, 1981 litografia, cm 95,3×60

Più essenziali, per quanto concerne linee e colori, sono le litografie realizzate per la serie dedicata a L’enfance d’Ubu (1975). François Ubu, protagonista di tre opere teatrali di Alfred Jarry, impersona un uomo adulto dall’atteggiamento primitivo, vile e avido di potere, di cui Miró sceglie di inventare e rappresentare l’infanzia; la figura fittizia di questo soggetto si muove in un mondo irreale, popolato da animali e creature fantastiche, che si contrappongono alla reale natura di Ubu conosciuta nell’immaginario collettivo.

Particolarmente significativi sono inoltre i lavori incisori accompagnati da poesie di Jacques Prévert tratti dal libro in tiratura limitata Adonides (1975), le cui pagine originali esposte mettono in evidenza sulla stessa lastra l’incisione di versi e il disegno a simboleggiare la totale unione delle due arti e dei due artisti.
Di grande impatto sono l’incisione e acquatinta Sans titre III del 1981 su carta guarro capace di fornire uno spiccato effetto tridimensionale, evocativo del bassorilievo e il manifesto realizzato in occasione dei mondiali di calcio del 1982, un’opera d’arte colorata, fresca che andò a sostituire la vecchia classica iconografia del torero e delle corride, ottenendo uno strepitoso successo.

Joan Miró

Joan Miró Demi-Mondaine à sa fenêtre, 1975 incisione ad acquatinta, cm 92×63,5

 JOAN MIRÓ. Capolavori grafici

Deodato Arte
via Santa Marta, 6 – Milano
28 settembre – 4 novembre 2017
Inaugurazione mercoledì 27 settembre, ore 18.30
Orari martedì – sabato 10.30-14.00 e 15.00-19.00
Info pubblico Tel. 02 80886294 – galleria@deodato-arte.it
www.deodato.com

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