Alex Katz a WopArt 2016. Il precursore della pop-art da Monica De Cardenas

Katz - Carmen and Yvonne - MDC Gallery

Katz – Carmen and Yvonne – MDC Gallery

Monica De Cardenas presenta il lavoro di Alex Katz a WopArt Lugano

Alex Katz è un artista figurativo americano. Nasce da una famiglia ebrea a Brooklyn, figlio di un padre emigrato che aveva perduto una fabbrica di sua proprietà in Russia durante la rivoluzione sovietica. Conseguì i suoi studi a New York presso la Cooper Union, e poi studiò presso la Scuola Skowhegan di Pittura e Scultura in Skowhegan, Maine, e raggiunti i trent’anni emerse al grande pubblico, risultando molto apprezzato.

A. Katz - Ellen - MDC Gallery

A. Katz – Ellen – MDC Gallery

Skowhegan lo espose alla pittura dal vero, che si svelò fondamentale nel suo sviluppo pittorico, restando il pilastro delle sue opere odierne. Per Katz la scoperta della pittura en plaine air è stata motivo di rinnovamento per la sua arte. L’artista ha ammesso di aver distrutto un migliaio di dipinti durante i suoi primi dieci anni di carriera da pittore, ritenendo di non aver raggiunto il suo proprio stile. Negli anni ’50 iniziò una tattica di “liberazione dell’arte”, cercando di dipingere «più veloce del suo pensiero». Katz definisce le sue opere riduttive, affermando che sia il risultato che più si addice alla sua personalità. Il suo lavoro così ricco di colore, intrappolato in queste grandi tele viene assimilato come anticipatore della pop-art. Con un’accativante e distaccata freddezza raffigura prevalentemente paesaggi, familiari, caratterizzando i suoi quadri con colori rasi e piatti, forme e linee molto modeste.

A. Katz - Jessica - MDC Gallery

A. Katz – Jessica – MDC Gallery

Per uno delle sue più grandi tele Katz dipinse sopra ad una tavola di masonite il soggetto utilizzando dell’olio, successivamente fece un piccolo bozzetto a matita o a carbone, forse con il sentore di poter apportare modifiche successive. Dopodiché fece “saltare” il disegno dentro ad un cartone animato, talvolta aiutato da una lavagna luminosa. Con la rinascimentale tecnica dello “spolvero” trasferisce così il disegno su una grande tela. A partire dalla fine del 1950, Katz sviluppò una tecnica di pittura su pannelli tagliati, prima in legno, poi in alluminio, chiamandoli “ritagli”. Queste opere occuperebbero lo spazio come fossero sculture, ma la loro fisicità è compressa in piani, come i dipinti. Nell’ottobre ’96 il Museo Colby College of Art ha aperto un’ala di 10.000 metri quadrati dedicata a Katz che dispone di più di 400 dipinti ad olio, collage, e le stampe donate dall’artista.

    23 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Creatini&Landriani. I Fiammenghini a WopArt 2016

Milano - Affreschi sulla cupola dell'abside dell'Abbazia di Chiaravalle - fratelli Della Rovere

Milano – Affreschi sulla cupola dell’abside dell’Abbazia di Chiaravalle – fratelli Della Rovere, i Fiammenghini (fonte: milanofotografo.it)

Il progetto espositivo della Galleria CREATINI&LANDRIANI propone alla prima edizione della WopArt fair 2016 di Lugano una selezione di disegni e carte inedite di grandi pittori dell’antichità. Giandomenico Tiepolo, i fratelli Della Rovere – detti Fiammenghini – Bartolomeo Biscaino e autori del loro calibro.

La galleria di Sestri Levante si vuole donare un nuovo spazio cittadino dedicato ai dipinti, alla scultura e al disegno antico italiano dal XIV° al XVIII° secolo. La galleria si prefigge l’obiettivo di attrarre le nuove generazioni verso l’arte antica, coniugando cultura, mercato e passione in un percorso di accompagnamento e cura dei collezionisti. Oggi vi proponiamo una piccola anteprima di quello che potrete gustare alla manifestazione di questo prossimo settembre 2016.

Milano - Abbazia di Chiaravalle, transetto

Milano – Abbazia di Chiaravalle, transetto

I FIAMMENGHINI – Giovanni Battista DELLA ROVERE, fu attivissimo come frescante (a Milano lavorò nelle chiese di S. Calimero, in S. Maria della Passione e in S.Maria del Carmine; le scene della Vita di S. Giovanni Battista eseguite nel 1586 nel duomo di Monza fanno parte del suo repertorio) e lavorò anche in collaborazione col fratello Giovanni Mauro (Milano ca. 1575-1640), detto anch’egli il Fiamminghino poiché il padre dei due artisti era originario di Anversa.

Fra le opere di collaborazione dei fratelli Della Rovere vanno ricordati: il ciclo della Vita di San Carlo nel Duomo di Milano; gli affreschi per il Sacro Monte di Varallo e per quelli di Crea e di Orta. Sono molto noti i capolavori decorativi che i due fratelli Fiammenghini hanno dipinto all’interno dell’Abbazia di Chiaravalle, sia sulla cupola dell’abside che sul transetto e il presbiterio.

Oltre che a Milano (chiese di S. Alessandro e S. Marco) Giovanni Mauro lavorò a Como (chiese di S. Domenico e di S. Agostino) e in vari centri lombardi, emiliani e piemontesi, le decorazioni per numerose chiese milanesi, fra cui S. Eustorgio, S.Maria delle Grazie, S. Maria presso S. Celso, S. Marco.

    20 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Trasporti internazionali e dogana. Shipping Team per WopArt Fair

Shipping Team Agency - Transporters trucks

Shipping Team Agency – Transporters trucks

Per garantire ogni tipo di servizio di esportazione/importazione/autorizzazione doganale, ai galleristi che parteciperanno alla prima edizione di WopArt Fair, la nostra organizzazione si è avvalsa della collaborazione della Shipping Team Agency. Azienda tra le più affidabili del mondo, offre un’ampia gamma di servizi di qualità, seguendo tutti gli aspetti dei trasporti anche quelli accessori (dogana, assicurazione, logistica). Trasporti conteinerizzati e convenzionali nazionali/internazionali con possibilità di sfruttare viaggi di recupero da tutto il Nord Italia. Operazioni doganali Import/Export.

Inoltre svolge attività di Agenzia Marittima Raccomandataria e Casa di Spedizioni Internazionali da oltre 30 anni, onde offrire alla propria clientela un servizio totale “door to door” nel ramo dello shipping internazionale, operante nel campo del brokeraggio di navi.

Team Shipping Agency è inoltre in grado di agire con la massima competenza nel ramo dei trasporti marittimi, avvalendosi di un’adeguata flessibilità aziendale e di vari corrispondenti nel mondo.

Shipping Team Agency - Eurocargo Alexandria

Shipping Team Agency – Eurocargo Alexandria

Ecco un elenco dei servizi che lo Shipping Team offre ai gentili espositori della Wopart Fair di Lugano:

Per ogni esportatore ci sono i seguenti costi:

Istanza doganale: Euro 50
Autorizzazione doganale: Euro 100
Carovana doganale: Euro 75

Operazione doganale di temporanea esportazione in base al valore:
Da 0 a euro. 100.000: Euro 150
Da euro 100.000 a euro 200.000: Euro 200
Da euro 200.000 a euro 300.000: Euro 300
Da euro 300.000 a euro 500.000: Euro 400
Da euro 500.000 a euro 1.000.000: Euro 600
Oltre euro. 1.000.000: Su richiesta

Garanzia doganale in base al valore:
Da 0 a euro. 100.000: Euro 100
Da euro 100.000 a euro 200.000: Euro 150
Da euro 200.000 a euro 300.000: Euro 200
Da euro 300.000 a euro 500.000: Euro 300
Da euro 500.000 a euro 1.000.000: Euro 400
Oltre euro. 1.000.000: Su richiesta

– Operazione doganale di temporanea importazione in base al valore:
Da 0 a euro. 100.000: Euro 150
Da euro 100.000 a euro 200.000: Euro 200
Da euro 200.000 a euro 300.000: Euro 300
Da euro 300.000 a euro 500.000: Euro 400
Da euro 500.000 a euro 1.000.000: Euro 600
Oltre euro. 1.000.000: Su richiesta

Shipping Team Agency - Cargo and container

Shipping Team Agency – Cargo and container

In caso di reimportazione delle opere a fine mostra ci saranno i seguenti costi:

– Operazione doganale di riesportazione in base al valore:
Da 0 a euro. 100.000: Euro 150
Da euro 100.000 a euro 200.000: Euro 200
Da euro 200.000 a euro 300.000: Euro 300
Da euro 300.000 a euro 500.000: Euro 400
Da euro 500.000 a euro 1.000.000: Euro: 600
Oltre euro. 1.000.000: Su richiesta

– Operazione doganale di reimportazione in base al valore:
Da 0 a euro. 100.000: Euro 150
Da euro 100.000 a euro 200.000: Euro 200
Da euro 200.000 a euro 300.000: Euro 300
Da euro 300.000 a euro 500.000: Euro 400
Da euro 500.000 a euro 1.000.000: Euro 600
Oltre euro. 1.000.000: Su richiesta

Istanza doganale: Euro 50
Autorizzazione doganale: Euro 100
Carovana doganale: Euro 75

In caso di vendita delle opere e trasmutazione in definitiva a fine mostra ci saranno i seguenti costi (in base al valore effettivo di vendita delle opere):

– Operazione doganale di trasmutazione in definitiva Svizzera in base al valore:
Da 0 a euro. 100.000: Euro 150
Da euro 100.000 a euro 200.000: Euro 200
Da euro 200.000 a euro 300.000: Euro 300
Da euro 300.000 a euro 500.000: Euro 400
Da euro 500.000 a euro 1.000.000: Euro 600
Oltre euro. 1.000.000: Su richiesta

– Operazione doganale di trasmutazione in definitiva Italia in base al valore:
Da 0 a euro. 100.000: Euro 150
Da euro 100.000 a euro 200.000: Euro 200
Da euro 200.000 a euro 300.000: Euro 300
Da euro 300.000 a euro 500.000: Euro 400
Da euro 500.000 a euro 1.000.000: Euro 600
Oltre euro. 1.000.000: Su richiesta

Elenco navi - Shipping Team Agency

Elenco navi – Shipping Team Agency

In questo conteggio non sono compresi i costi di formalità Belle Arti, ritiro, imballo e trasporto. Per ogni tipo di informazione o consulenza, visitate il sito ufficiale team-shipping.com o contattate direttamente gli uffici di Shipping Team al numero (+39) 041 2609011.

    11 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

La rivincita delle opere su carta

Tradizionalmente il disegno su carta è considerato l’elemento necessario alla fase preparatoria di un’opera d’arte. Il supporto per eccellenza il cui vi è l’ultimazione dell’opera è la tela. Nel mercato solitamente il valore di un’opera su tela è nettamente maggiore rispetto ad un’opera su carta anche se pari nelle dimensioni e autore. Questo è dovuto al fatto che per la realizzazione del manufatto su tela, richiede un maggiore costo dei materiali e  dei tempi di ultimazione. Attualmente la superiorità della tela rispetto alla carta risulta essere ancora una costante nella maggioranza dei casi. L’eccezione che determina l’affermarsi dell’opera fatta su carta avviene nel momento in cui l’artista utilizza esclusivamente  questo materiale divenendo il tratto distintivo della sua produzione.

Christo, Floating Piers. Disegno 2014. 22,5 x 34,9 cm. Matita, carboncino e pastello. Foto: André Grossmann © 2014 Christo

Christo, Floating Piers. Disegno 2014. 22,5 x 34,9 cm. Matita, carboncino e pastello. Foto: André Grossmann © 2014 Christo

Un esempio è la produzione dei coniugi statunitensi Christo e Jeanne-Claude. I due utilizzano la carta come mezzo principale per le loro opere che siano ‘impacchettamenti’, collage o disegni.

Il valore della carta si evolve: da supporto minore in cui l’artista elabora le sue idee, a opera finale a cui si affida la trasmissione del messaggio artistico.

(Angela Maselli)

    10 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Acquaforte, bulino, puntasecca. Le “imprescindibili” carte di Rembrandt

Rembrandt - Acqueforti di Paesaggi - Museo Städel

Rembrandt – Acqueforti di Paesaggi – Museo Städel

Rembrandt è uno dei più grandi pittori della storia dell’arte europea. Nacque a Leida nel 1606 e dedicò una buona parte della sua produzione artistica all’incisione.

Il conus marmoreus di Rembrandt, 1650

Il conus marmoreus di Rembrandt, 1650

Le sue stampe costituiscono una produzione strettamente intrecciata con quella pittorica, tanto da poterle considerare imprescindibili per la comprensione della creatività del maestro. A seguito di continue revisioni del riconoscimento del suo corpus di stampe, oggi possiamo attribuire a Rembrandt circa 290 carte. La principale tecnica utilizzata fu l’acquaforte, che permette di disegnare direttamente sulla lastra in rame coperta da uno strato di vernice, in seguito sottoposta ad un bagno di acido che corrode solo le zone incise.

Rembrandt House Museum - Amsterdam - Pressa utilizzata da Rembrandt per incisioni e stampe

Rembrandt House Museum – Amsterdam – Pressa utilizzata da Rembrandt per incisioni e stampe

Attorno al 1628, una volta raggiunta l’abilità tecnica di realizzazione, il maestro iniziò un’attività di ricerca di nuove possibilità espressive. È così che in alcuni casi all’acquaforte venne affiancato il bulino, che permette di incidere direttamente la lastra creando linee di diversa intensità, come anche la puntasecca, che crea un solco sottilissimo alzando il metallo e creando delle cosiddette barbe, che una volta inchiostrate permettono la riproduzione di linee delicate e morbide. Egli passava infatti da semplici tratti abbozzati ad effetti di chiaroscuro quasi pittorico, che caratterizzavano le sue stampe.

 

Rembrandt van Rijn - Nudo femminile disteso - La negra sdraiata, 1658 - acquaforte con bulino e puntasecca su rame 80x157 mm - Casa Morandi Bologna

Rembrandt van Rijn – Nudo femminile disteso – La negra sdraiata, 1658 – acquaforte con bulino e puntasecca su rame 80×157 mm – Casa Morandi Bologna

La sua ricerca incessante incluse anche lo studio di particolari soluzioni nell’uso della morsura e delle inchiostrature. “Le virtù tecniche di Rembrandt – ci spiega Maria Pietrogiovanna – continuano a risultare sorprendenti, il maestro si avvale degli strumenti calcografici e li combina, piegandoli a fini espressivi del tutto inediti, il suo intervento nelle fasi di lavorazione della lastra è costante, come dimostrano gli studi condotti nelle matrici che ancora si conservano. L’intervento reiterato in fase di morsura gli consente di ottenere una varietà tonale stupefacente e perfetta specialmente per le ambientazioni drammatiche. Non meno importanti in quest’ottica diventano l’inchiostratura e la scelta della carta destinata all’impressione, che il maestro sceglieva appositamente per raggiungere tonalità calde o fredde secondo le esigenze del soggetto”.

    07 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

I pastelli vivi di Rosalba Carriera. Morbidi, vellutati, vaporosi

Rosalba Carriera - Charles Antoine Coypel - 1742

Rosalba Carriera – Charles Antoine Coypel – 1742

Il pastello è un tipo di disegno eseguito con colori a forma di cannelli cilindrici, chiamati pastelli, che si ottengono impastando polveri colorate con acqua agglutinante grazie a delle leggere soluzioni di gomma arabica disciolte nella soluzione. L’impasto viene modellato e ridotto in bastoncini colorati che vengono poi lasciati essiccare prima dell’uso. I pastelli, che variano per durezza e qualità dovute alla composizione, possono essere impiegati su qualsiasi supporto che risulti abbastanza ruvido, in grado di trattenere il colore quando questo è sfregato sulla superficie. Generalmente si utilizza la carta e dalla sua consistenza dipende anche il risultato estetico dell’opera. Il colore si attacca direttamente al supporto per adesione, riempiendo i vuoti della grana della carta su cui si dipinge.

Caterina Sagredo Barbarigo - Rosalba Carriera

Caterina Sagredo Barbarigo – Rosalba Carriera

La stesura del pastello avviene, infatti, con leggera pressione della mano, ricorrendo talvolta all’uso diretto delle dita o di uno sfumino che consentono di raggiungere una maggiore fusione dei toni e più delicate gradazioni cromatiche, mentre i diversi impatti tonali di colore si ottengono direttamente per impasto. Questa tecnica richiede grande abilità e sicurezza nell’esecuzione: lascia, infatti, poco spazio a ripensamenti e ritocchi, poiché non è possibile ripassare più volte col colore sul lavoro già impostato.

A Young Lady With a Parrot by Rosalba Carriera, Pastel on blue laid paper, mounted on laminated paper board

Giovane donna con passerotto – Rosalba Carriera

La morbidezza dei toni, l’aspetto vellutato e vaporoso, gli effetti d’immediata rispondenza resero questa tecnica particolarmente apprezzata nel Rococò, e proprio a Rosalba Carriera e al suo atelier va il merito di aver coltivato e reso famoso l’uso del pastello impiegato nell’esecuzione dei ritratti, mezzo che consentiva, infatti, di rendere, con notevole efficacia e rapidità, i colori dell’incarnato, la lucentezza dei capelli, la raffinatezza delle stoffe delle vesti.

Ella fu una delle prime pittrici ad approcciare lo stile Rococò e gli audaci pastelli. Alla stessa pittrice si deve un affascinante scritto, che si conserva all’Archivio di Stato di Venezia (Brusatin 2005), intitolato “Maniere diverse per formare i colori nella Pittura”. Attraverso la lettura di questo interessante trattato, che si presenta sotto forma di un vero e proprio ricettario, veniamo a conoscere i segreti dell’artista sul modo di ottenere i colori della sua preziosa tavolozza e su come questi fossero poi utilizzati, con puntualità, nella realizzazione dei ritratti. Recenti acquisizioni fotografiche delle opere esposte intendono evidenziare la precisione della tecnica esecutiva, che rispecchia le indicazioni riportate nel manoscritto citato.

    04 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Extraordinary Visions. Al MAXXI straordinarie visioni fotografiche

Il degrado sociale ai margini delle periferie verrà documentato durante il progetto collettivo di alcuni fra i più grandi fotografi internazionali degli ultimi anni del Novecento, che incanteranno il pubblico fra realtà e utopia di una società per la quale forse c’è ancora poca speranza di emersione.

La mostra sarà suddivisa in 4 sezioni che spazieranno tra i video, le ricerche e le fotografie che daranno un ampio collegamento al tema tracciato dagli artisti. Un altro brillante progetto globale correlato è Inside Out, dello streetartist JR. L’idea alla base è quella di dare a tutti l’opportunità di condividere attraverso il personale ritratto, rigorosamente in bianco e nero, una storia, un pensiero, un contesto sociale all’oscuro, grazie alla partecipazione di un laboratorio organizzato assieme alla scuola Guido Alessi. Le installazioni saranno poste sulla facciata esterna della “Palazzina D”, nella corte del MAXXI.

The empty seats of the 21 ministers appointed by the new Prime Minister of Italy Enrico Letta are here before the swearing ceremony of their new government, supported by the so-called "Grand Coalition" between the right wing People of the Freedom (PdL) of Silvio Berlusconi, the centre-left Democratic Party, and the centric Civic Choice of former Prime Minister Mario Monti, who all have opposed each other during the campaign leading up to the February 2013 general elections, here at the Quirinale, the presidential palace, in Rome, Italy, on April 28th 2013. After a two-month long post-election deadlock the 87-years old President of the Republic Giorgio Napolitano, who was re-elected a week earlier on April 20th for a second term after 7 years in office, invited the vice-secretary of the Democratic Party Enrico Letta on April 24th to form a new government.

I posti vuoti dei 21 ministri nominati dal nuovo primo ministro d’Italia Enrico Letta qui prima della cerimonia di giuramento del nuovo governo , sostenuto dalla cosiddetta “grande coalizione” tra l’ala destra Popolo della Libertà ( PDL) di Silvio Berlusconi, il Partito democratico di centro-sinistra e la centrica Civico scelta dell’ex primo ministro Mario Monti, che tutti si sono opposti l’un l’altro durante la campagna che conduce fino alle elezioni generali febbraio 2013, qui al Quirinale , il palazzo presidenziale, in Roma, Italia , il 28 aprile del 2013. Dopo due mesi di lungo stallo post-elettorale l’87-enne Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che è stato rieletto il 20 aprile per un secondo mandato dopo 7 anni di carica, ha invitato il vicesegretario del Pd Enrico Letta il 24 aprile per formare un nuovo governo.

40 maestri della fotografia ci esporranno, in onore del 70° anniversario della Repubblica, i molteplici aspetti dell’Italia, per mezzo di 150 immagini ricche di contraddizioni e speranze, di condizioni sociali e di sentimenti, ricordandoci ancora una volta quanto non serva piangere per una strage di massa mentre non si è in grado di curarsi del singolo individuo.

EXTRAORDINARY VISIONS

Dal 5 luglio 2016 al 23 ottobre 2016

MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Roma, Via Guido Reni 4A

www.fondazionemaxxi.it

    03 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Massimo Dolcini e la grafica sociale. Un segno “grasso”

Dolcini Massimo - uomo con dondoloLa grande opera grafica di Massimo Dolcini arriva a Sondrio, dopo il successo dalla prima importante monografica dell’estate 2015 a Fano, la nuova mostra sarà inaugurata negli spazi espositivi di Palazzo Sertoli e del MVSA Museo Valtellinese di Storia e Arte. Massimo Dolcini è sicuramente un protagonista della storia della grafica e della comunicazione italiana, e con il suo lavoro uno dei più convinti promotori della “cittadinanza attiva”. Ogni cittadino nella sua visione societaria deve essere partecipe in prima persona dello sviluppo della comunità. Per poter essere protagonisti, e non solo spettatori passivi, la prima necessità, il primo passaggio, è l’essere informati di ciò che la Pubblica Amministrazione, nel suo caso principalmente il Comune, sta facendo. Dolcini, operando in un territorio all’epoca marginale come le Marche ebbe un ruolo da apripista per quella che sarebbe stata conosciuta come la “grafica di pubblica utilità”, ovvero la grafica al servizio degli utenti, dei cittadini.

Dolcini - Concerti delle ventuno

Dolcini – Concerti delle ventuno

«Il suo segno “grasso” procede per intuizioni che paiono semplici, ma che sono il risultato sintetico di scarti analitici fino ad arrivare al segno più elementare, che è anche il più narrativo e il più carico di memorie e “tradizioni” per ognuno di noi» scrive Italo Lupi sugli ultimi operati di Dolcini. «Lo spessore del suo segno prevale sulla tipografia e sul lettering; nei suoi manifesti i colori si inseguono pastosi per giocare su una nuova tavolozza: di lontano si sentono gli echi formali certo non più di Steiner, quanto forse di un Michele Provinciali con la sua eleganza parmigiana e una contemporanea padana solidità, terragna ed empirica».

Dopo gli studi al Corso Superiore di Arte Grafica di Urbino con Albe Steiner e Michele Provinciali, nel 1971 venne incaricato nella comunicazione presso il Comune di Pesaro, dove scelse la strada dell’approccio diretto, esplicativo, riconoscibile. Il suo obiettivo è di far comunicare le Istituzioni con i cittadini, coinvolgendoli nel processo di amministrazione de la res publica. Mediante i suoi inconfondibili manifesti, affissi quotidianamente sui muri pesaresi per oltre vent’anni, la cittadinanza veniva informata in modo universale di qualunque tipo di evento politico, culturale, urbanistico e sanitario.

Belle arti, “Idee Vuoto Potere PCI”, Massimo Dolcini.

Belle arti, “Idee Vuoto Potere PCI”, Massimo Dolcini.

La mostra è curata da Mario Piazza, con la direzione di Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra. Consente di spaziare nell’immaginario del grafico e capire in profondità il suo pensiero e la sua opera. L’esposizione presenterà Dolcini nei suoi molteplici volti: grafico, progettista, fotografo, disegnatore, ceramista, imprenditore, didatta, gastronomo, operatore culturale, manager, appassionato uomo civile e artista. Non volendo tralasciare gli aspetti di vita personale dell’artista saranno esposti disegni, fotografie, sculture e documenti di altro genere, fra cui dei taccuini che lui stesso disegnava per le figlie, pubblicati per la prima volta da Corraini Edizioni.

In quegli anni lui si sentiva un “grafico condotto”, vedendosi come operatore impegnato nel progetto sociale in cui incanalare tutto il suo talento. Nate per Pesaro e i pesaresi, le sue campagne di pubblica utilità diventano presto un vero punto di riferimento per la grafica in Italia, stimolando un dibattito di respiro nazionale sulla progettazione dell’immagine pubblica e facendo conoscere il lavoro di Dolcini e del suo studio Fuorischema a livello internazionale. Come il critico statunitense Richard Sennett commentò, “le capacità dell’artigiano di scavare in profondità si situano al polo opposto di una società moderna che preferisce la superficialità, la formazione veloce. [..] Il fatto di imparare a svolgere bene un lavoro mette gli individui in grado di governarsi e dunque di diventare bravi cittadini. Il lavoro ben fatto è quindi anche un modello di cittadinanza consapevole. L’attitudine al fare, comune a tutti gli uomini, insegna a governare noi stessi e a entrare in relazione con altri cittadini su questo terreno comune.” Pensiero che Dolcini avrebbe assolutamente sottoscritto e approvato.

Massimo Dolcini - Carnet di viaggio - 1000x600

Massimo Dolcini – Carnet di viaggio

MASSIMO DOLCINI – Grafica per una cittadinanza consapevole

Ingresso libero

info per il pubblico su www.creval.it

Sedi Galleria Credito Valtellinese

Piazza Quadrivio, 8 – Sondrio

MVSA, Palazzo Sassi de’ Lavizzari

Via M. Quadrio, 27 – Sondrio

Durata 15 luglio – 7 ottobre 2016 presso Sondrio

Inaugurazione giovedì 14 luglio 2016, ore 18.30

Sala dei Balli – Palazzo Sortoli

    02 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

La solida ascesa di Picasso, carte da milioni di dollari

Picasso - Women at the Seashore 1932

Picasso – Women at the Seashore 1932

Bisogna premettere che è molto difficile generalizzare l’opera di Picasso, perché è stato una personalità artistica multiforme. Ha attraversato quasi un secolo cambiando se stesso, il suo stile e le tecniche, intersecandoli e dimostrando padronanza e sperimentazione al tempo stesso. All’interno di ogni fase ci sono poi diversi momenti che moltiplicano le possibilità di acquisto.

PICASSO - Lithographie - Le goût du bonheur

PICASSO – Lithographie – Le goût du bonheur

Le opere delle prime fasi, del periodo blu, rosa e cubista, sono più rare sul mercato, anche perché sono state fasi produttive più brevi, e sono in gran parte già musealizzate. Sono pochissimi i capolavori attualmente in mani private. Molto richieste e molto rare sono anche le opere degli anni ’30, gli anni di Marie-Thérèse e Dora Maar. Le opere dagli anni ’50 in poi sono attualmente molto in auge per via di una serie di congiunture che hanno portato alla riscoperta del tardo Picasso, sia dal punto di vista storico-artistico che del mercato. È il periodo in cui Picasso si sente invecchiare, in cui è più vicino all’opera di Matisse, dell’esplosione del colore.

Open Culture digs up the postcards Picasso illustrated and sent to Jean Cocteau, Apollinarie and Gertrude Stein.

Open Culture ci propone la cartolina che Picasso spedì a Jean Cocteau, Apollinarie e Gertrude Stein.

Sicuramente il mondo della carta è un ambito in cui Picasso si è rivelato ancora una volta un maestro per la forza d’innovazione tecnica: qui si possono comprare anche per poche migliaia di dollari delle litografie significative. Guardando anche alle opere uniche, ci sono lavori che partono da 10mila dollari fino ad arrivare a milioni di dollari. Un disegno preparatorio per “Les Demoiselles d’Avignon” vale intorno ai 5-6 milioni di dollari. Si possono fare degli investimenti straordinari, sensati e accessibili, è una curva che è salita in modo solido.

Disegno preparatorio a Guernica - Pablo Picasso

Disegno preparatorio a Guernica – Pablo Picasso

L’andamento del mercato di Picasso in generale è in ascesa costante. Economisti d’arte hanno personalmente osservato negli ultimi dieci anni che chi ha comprato un’opera per esempio nel 1998-99 ha visto i prezzi salire 4, 5 o 6 volte fino a oggi. È un mercato che ha seguito una curva solida. I picchi sono stati nel 1997 con la vendita della Collezione Ganz che ha ottenuto risultati straordinari, nel 2004 con la vendita di “Garcon a La Pipe” e nel 2006 con “Dora Maar au Chat”.

    30 Jun 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Dal colore alla carta. Storia dell’acquerello

Acquerello su cartoncino, cm. 16,9x32,2. Firma in basso a destra S. Donadoni - Farsettiarte

Acquerello su cartoncino, cm. 16,9×32,2. Firma in basso a destra S. Donadoni – Farsettiarte

L’acquerello è una tradizione pittorica che attraversa le cronache della storia. L’uomo primitivo ha iniziato ad utilizzare dei pigmenti naturali mescolati con acqua per creare pitture rupestri, applicando la pittura con le dita, i bastoni e le ossa. Gli antichi Egizi usavano vernici a base d’acqua per decorare le pareti dei templi e tombe ed hanno creato alcune delle prime opere su carta di papiro. I primordiali colori erano prevalentemente di origine minerale. Ma è stato in Estremo e Medio Oriente dove sono emerse le prime scuole di acquerello in senso moderno. I maestri cinesi e giapponesi effettuavano dipinti su seta e carta fatta a mano, costruendo ogni singolo componente dellre singole opere. La loro arte era piena di allusioni letterarie e calligrafie, ma l’immagine principale era di solito un paesaggio contemplativo.

Les Très Riches Heures du duc de Berry - L'Homme anatomique, ou Homme zodiacal, XVe s. Chantilly

Les Très Riches Heures du duc de Berry – L’Homme anatomique, ou Homme zodiacal, XVe s. Chantilly

Questa caratteristica ha anticipato ciò che doveva essere un aspetto centrale delle tradizioni dell’acquerello occidentale nei secoli successivi. In India e in Persia, i dipinti a gouache opaco creato dai musulmani raffiguravano episodi religiosi derivati dall’arte bizantina. Durante il Medio Evo, i monaci d’Europa utilizzavano la tempera per creare codici miniati. Questi libri sono stati considerati una forma d’arte tra le più importanti, equivalenti alla pittura a olio negli anni successivi, caratterizzati da una infinita e meticolosa precisione nelle piccolezze.  Il libro più famoso è il calendario “Les Tres Riches Heures du Duc de Berry”,  talvolta chiamato “Il Libro d’Ore”, acquerellato dai fratelli Limbourg, Paul, Herman e Jean (fiamminghi, c.1385-c.1416). Dal 1500 l’acquerello venne usato per eseguire studi sulla natura e per i paesaggi (Albrecht Dürer fu il più importante pittore ed incisore dell’epoca che realizzò paesaggi ad acquerello), per studi sugli animali (Pisanello), per gli studi sui guerrieri (Pinturicchio), per scene sacre o profane (Rubens, Salvator Rosa), per riproduzioni botaniche e scientifiche.

Matita, biacca e acquerello su carta, cm. 24,5x33,9 F. Lorenzi

Matita, biacca e acquerello su carta, cm. 24,5×33,9 F. Lorenzi

La carta ha svolto un ruolo importante nello sviluppo dell’acquerello. La Cina ha prodotto carta fin dai tempi antichi; gli arabi hanno appreso i loro segreti solamente nel corso dell’ottavo secolo. La carta ha iniziato ad essere importata in Europa a partire dal XII secolo, proveniente da Damasco attraverso Costantinopoli (l’odierna Istanbul), o dall’Africa attraverso la Sicilia. Era un prodotto mediocre se paragonato alla pergamena, tanto che Federico II in un editto del 1221 ne proibì l’uso negli atti pubblici. Tuttavia il consumo non fece che aumentare vista la sua decisa economicità, e nel XIII secolo le flotte mercantili del Mediterraneo e dell’Adriatico, finanziate da grossi commercianti (in gran parte veneziani e genovesi), si spartivano il fiorente mercato, fino a quando non sono stati istituiti i primi mulini di fabbricazione della carta in Italia nel 1276.

Dal momento che la carta era considerata un bene di lusso, la tradizionale pittura ad acquerello occidentale è stata di lenta evoluzione. La maggiore disponibilità di carta dal XIV secolo ha consentito la possibilità del disegno come attività artistica. Così artisti come Leonardo da Vinci e Michelangelo ha cominciato a sviluppare disegni come uno strumento di pratica e di registrazione delle informazioni. Albrecht Durer (tedesco, 1471-1528) è tradizionalmente considerato il primo maestro di acquerello perché le sue opere sono state  come studio preliminare per altre opere. Nel corso dei successivi 250 anni molti artisti diversi come Peter Paul Rubens (fiammingo, 1577-1640), Anthony van Dyck (fiammingo, 1599-1641) e Jean Honore Fragonard (francese, 1732-1806) hanno continuato ad utilizzare acquerello come mezzo di disegno e di sviluppo di composizioni.

Albrecht Dürer, Ala sinistra di un blu Roller (c.1500 o 1512). Acquerello e guazzo su pergamena, con biacca.pollici 7 11-16 × 7 7-8

Albrecht Dürer, Ala sinistra di un blu Roller (c.1500 o 1512). Acquerello e guazzo su pergamena, con biacca.pollici 7 11-16 × 7 7-8

Con la produzione di documenti di qualità superiore, alla fine del secolo XVIII, la prima scuola nazionale di acquerellisti è sorta in Gran Bretagna. La tradizione è iniziata con disegni topografici ad acquerello che proliferavano nel tardo Seicento e primo Settecento. Questi rendering comprendevano l’identità visiva dei porti di mare così come il paesaggio circostante. Nel 1768, la topografia influente fondò la Royal Academy che ha incoraggiato gli acquarellisti a sviluppare le applicazioni della tecnica. L’acquerellista di maggior talento di questo periodo è stato Joseph MW Turner (inglese, 1775-1851) che diventerà poi uno dei più grandi pittori del XIX secolo. I suoi paesaggi contemplativi sono stati influenzati enormemente  decine di artisti nel corso dei successivi decenni. Lo sviluppo della tecnica dell’acquerello è andata di pari passo all’evoluzione ed al progresso della scuola britannica degli acquerellisti. Nel 1780, una società britannica ha iniziato la produzione di carta realizzata appositamente per acquarellisti trattata con particolari tecniche per evitare, con i lavaggi, di sprofondare nelle fibre della carta.

    29 Jun 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto
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