Note di jazz e pareti di carte nella Venezia di Emilio Vedova

Emilio Vedova Immagine del tempo (Sbarramento), 1951 Collezione Peggy Guggenheim, Venezia © Fondazione Emilio e Annabianca Vedova

Emilio Vedova Immagine del tempo (Sbarramento), 1951 Collezione Peggy Guggenheim, Venezia

Al Magazzino delle Sale di Venezia è stata inaugurata una mostra che esporrà oltre 200 disegni su carta inediti di Emilio Vedova, in occasione del decennale della sua scomparsa.
La mostra è curata da Germano Celant e Fabrizio Gazzarri, ed è interamente dedicata alle opere su carta che Vedova ha elaborato nel corso delle sue preparazioni su tela, grazie alla rassegna presentata dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova. L’esposizione è stata modulata secondo i principi conservatori dell’artista, che volevano ricordare l’incidenza dei disegni sul suo operato artistico, nonché la derivazione scientifica data dai suoi studi.

Vedova Emilio dal ciclo lavagne, Salzburg

Vedova Emilio dal ciclo lavagne, Salzburg

Vedova parlava del disegno come di una tappa preparatoria ed anticipatrice dei dipinti, frapponendo il suo lavoro di “minuta” in termini contraddistinti, come il tempo e lo spazio, o la libertà e il dettame, facenti parte del suo pensiero futurista e della sua azione antinovecentesca.

La mostra metterà in sena più di 200 opere su carta derivanti dall’archivio della Fondazione, elicitante una quasi totalmente inedita parte d’esse; l’esposizione in atto comprenderà tutta la sezione cartacea del suo trascorso pittorico è stata suddivisa in due sezioni temporali: una prima parte che rivelerà i primi studi e le primissime creazioni autodidattiche nel suo periodo di “Corrente di vita giovanile” tra il 1935 e il 1940, elaborando la sua concezione e definizione del mondo.

Emilio Vedova - Venezia 2003

Emilio Vedova – Venezia 2003

 

Una seconda parte invece andrà a rappresentare le opere neo-futuriste della fine degli anni ’40, volutamente suggestive da un punto di vista politico, più sollecito al disagio sociale del dopoguerra, per arrivare alla presentazione degli ultimi lavori risalenti al 2005. La raccolta spazia fra le molte tecniche usate da Emilio Vedova nella costruzione del suo rendimento cartaceo, dagli inchiostri usati alla grafite, ai carboncini ed alla matita sanguigna. Il tutto contornato dalla maestosa città natale dell’artista.

Vedova Emilio - De America (1971) - Acquaforte su carta Goya : Brugherio - Asta Grafica ed Edizioni - III - Galleria Pananti - Casa d'Aste

Vedova Emilio – De America (1971) – Acquaforte su carta Goya: Brugherio – Asta Grafica ed Edizioni – III – Galleria Pananti

 

 Altro spazio espositivo della Fondazione è l’ex Studio Vedova, sui bordi delle sue amate Zattere alla Salute, dove ha lavorato dalla prima metà degli anni ’70 fino alla morte. Si tratta di ambienti dotati delle più moderne tecnologie per la conservazione e la fruibilità delle opere d’arte, caratteristiche oggi indispensabili in particolare per l’allestimento di materiali tanto delicati come i disegni, che nel suo caso testimoniano in modo esemplare il percorso creativo della sua produzione.

L’altro importante evento pensato dalla Fondazione Emilio Vedova è il ciclo di concerti «Euroamerica», a cura di Mario Messinis, al via il 15 luglio con il grande jazzista statunitense Chick Corea.Si parte dalla serie di dipinti degli anni ’70 «De America», esposta integralmente nel 2013 alla Galleria dello Scudo di Verona di Massimo Di Carlo, della quale la Fondazione Vedova ha ora realizzato un ampio volume (Skira) a cura di Germano Celant in collaborazione con Laura Lorenzoni: «la rassegna – spiega Messinis – proporrà momenti musicali del ‘900 dei due continenti ».

FONDAZIONE EMILIO E ANNABIANCA VEDOVA | PRESENTATO IL PROGRAMMA DI ATTIVITA' PER IL 2016 - Chick Corea IN CONERTO DAL 15 LUGLIO

FONDAZIONE EMILIO E ANNABIANCA VEDOVA | PRESENTATO IL PROGRAMMA DI ATTIVITA’ PER IL 2016 – Chick Corea IN CONERTO DAL 15 LUGLIO

Gli altri sei concerti dal 28 ottobre al 6 novembre, tra le note di grandi musicisti quali Debussy, Stockhausen e Boulez (per le modalità di accesso ai concerti, info a giugno su http://www.fondazionevedova.org/programma).

 

 

Le carte di Emilio Vedova in mostra al Magazzino delle Sale e presso la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova dal 29 maggio al 1 novembre 2016, per info e biglietti visitare il sito della fondazione http://www.fondazionevedova.org/informazioni/biglietti-e-prenotazioni.

    01 Jun 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Signac in mostra al LAC di Lugano

Durante la prima edizione di WopArt avrete l’opportunità di poter assistere alla mostra delle opere di Paul Signac, che raccoglierà i suoi capolavori partendo dagli esordi autodidattici del pittore per ripercorrere la crescita evolutiva delle sue pennellate, spaziando fra le diverse correnti e i molti stili tecnici che Signac nel corso dei suoi incontri e dei suoi viaggi ha scelto di adottare come propri.

Paul Signac - View of the Port of Marseilles

Questi sono i puntini con cui  Paul Signac, ma anche Georges Seurat e i loro seguaci decisero di scomporre il mondo, offrendone un’immagine curiosa ed innovativa. L’impressionante stile pittorico di Signac, che a seconda del movimento culturale e del periodo storico collegato venne denominato in molteplici maniere, quali Puntinismo, Divisionismo, Impressionismo scientifico, Cromoilluminismo, Postmpressionismo, Neoimpressionismo (quest’ultimo, il preferito dai diretti interessati, fu coniato dal critico Félix Fénéon)  sarà apprezzabile a Lugano quest’autunno.

Quella di Signac è una tecnica che si basa sul principio della scomposizione della luce nei colori spettrali e consiste nell’accostamento di piccolissimi frammenti di pigmento sulla tela. Questi piccoli frammenti sono puntini che osservati a distanza compongono delle vibrazioni cromatiche nella retina dei nostri occhi, dandoci il senso di variazione cromatica.

La mostra deve grazie al supporto dato da la Fondation de l’Hermitage di LosPaul Signac River's edge the Seine at Herblayanna, e comprende oltre 150 opere fra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni, appartenenti a un’eccezionale collezione privata svizzera.

Paul Signac in mostra dal 3 settembre 2016 presso il LAC di Lugano, dove ha inoltre sede il Museo d’Arte della Svizzera italiana,  nato dall’unione tra il Museo Cantonale d’Arte e il Museo d’Arte della città di Lugano. I suoi tre piani espositivi ospitano la collezione permanente della città di Lugano e del Cantone Ticino, mostre temporanee e installazioni site specific, per ulteriori informazioni in merito alla mostra segui il link http://www.masilugano.ch/it/520/paul-signac .

    23 May 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto
Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this