Alex Katz a WopArt 2016. Il precursore della pop-art da Monica De Cardenas

Katz - Carmen and Yvonne - MDC Gallery

Katz – Carmen and Yvonne – MDC Gallery

Monica De Cardenas presenta il lavoro di Alex Katz a WopArt Lugano

Alex Katz è un artista figurativo americano. Nasce da una famiglia ebrea a Brooklyn, figlio di un padre emigrato che aveva perduto una fabbrica di sua proprietà in Russia durante la rivoluzione sovietica. Conseguì i suoi studi a New York presso la Cooper Union, e poi studiò presso la Scuola Skowhegan di Pittura e Scultura in Skowhegan, Maine, e raggiunti i trent’anni emerse al grande pubblico, risultando molto apprezzato.

A. Katz - Ellen - MDC Gallery

A. Katz – Ellen – MDC Gallery

Skowhegan lo espose alla pittura dal vero, che si svelò fondamentale nel suo sviluppo pittorico, restando il pilastro delle sue opere odierne. Per Katz la scoperta della pittura en plaine air è stata motivo di rinnovamento per la sua arte. L’artista ha ammesso di aver distrutto un migliaio di dipinti durante i suoi primi dieci anni di carriera da pittore, ritenendo di non aver raggiunto il suo proprio stile. Negli anni ’50 iniziò una tattica di “liberazione dell’arte”, cercando di dipingere «più veloce del suo pensiero». Katz definisce le sue opere riduttive, affermando che sia il risultato che più si addice alla sua personalità. Il suo lavoro così ricco di colore, intrappolato in queste grandi tele viene assimilato come anticipatore della pop-art. Con un’accativante e distaccata freddezza raffigura prevalentemente paesaggi, familiari, caratterizzando i suoi quadri con colori rasi e piatti, forme e linee molto modeste.

A. Katz - Jessica - MDC Gallery

A. Katz – Jessica – MDC Gallery

Per uno delle sue più grandi tele Katz dipinse sopra ad una tavola di masonite il soggetto utilizzando dell’olio, successivamente fece un piccolo bozzetto a matita o a carbone, forse con il sentore di poter apportare modifiche successive. Dopodiché fece “saltare” il disegno dentro ad un cartone animato, talvolta aiutato da una lavagna luminosa. Con la rinascimentale tecnica dello “spolvero” trasferisce così il disegno su una grande tela. A partire dalla fine del 1950, Katz sviluppò una tecnica di pittura su pannelli tagliati, prima in legno, poi in alluminio, chiamandoli “ritagli”. Queste opere occuperebbero lo spazio come fossero sculture, ma la loro fisicità è compressa in piani, come i dipinti. Nell’ottobre ’96 il Museo Colby College of Art ha aperto un’ala di 10.000 metri quadrati dedicata a Katz che dispone di più di 400 dipinti ad olio, collage, e le stampe donate dall’artista.

    23 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Fabbrica Eos a WopArt Fair con i “mondi” di Dario Goldaniga

GOLDANIGA Mondo Bronzo cm. 150x100

GOLDANIGA Mondo Bronzo cm. 150×100

Fabbrica Eos inizia la sua attività a Milano negli anni ‘90. Giancarlo Pedrazzini, fondatore e ancora oggi direttore, intraprende il percorso autonomo nell’intento di promuovere i giovani artisti all’esordio, guidato soprattutto dalla istintuale teoria dell’importanza dell’incontro e dalla convinzione che l’arte arrivi ad uno stadio maturo grazie alla complicità dello scambio tra gallerista e artista.

GOLDANIGA Teschio cm. 35 x 35 (3)

GOLDANIGA Teschio cm. 35 x 35 (3)

Questa galleria ci accompagnerà a WopArt 2016 con artisti contemporanei, tra cui il milanese Dario Goldaniga, esposto in Fabbrica Eos sino allo scorso maggio.

Dal 1985 l’artista insegna scultura al Liceo Artistico “Sacro Cuore” di Milano. Le sue sculture in bronzo mantengono, nella loro originale composizione, un equilibrio di figure, geometrie e natura sospese in un silenzio tridimensionale. Egli scolpisce e disegna il bronzo, creando tutte le sue opere dai materiali di scarto delle fonderie, dando anima a figure animalesche, o raffigurando “spaziali” mappe stellari su lastre di ardesia.

GOLDANIGA World Paper 2016 cm. 100x150 (B)

GOLDANIGA World Paper 2016 cm. 100×150 (B)

Recentemente ha realizzato una nuova seria di sculture che si potrebbero definire polisensoriali poichè coinvolgono, oltre alla vista e al tatto, anche l’olfatto. Goldaniga è infatti in contatto con un’importante industria profumiera che gli ha fornito una terra la quale, in seguito al suo impiego nell’estrazione delle essenze, resta impregnata di un profumo delicato ma persistente. Egli ha inserito questo prezioso materiale (sono pochissimi i quantitativi che escono dall’industria profumiera) in piccoli recipienti di bronzo che sono entrati a far parte delle sue ultime composizioni scultoree. A WopArt ovviamente il suo lavoro sarà presente in materia di carta, che pur così leggera, crea le basi per i suoi decorati metalli.

Per tutte le informazioni riguardo Fabbrica Eos sono disponibili sul sito fabbricaeos.it.

    21 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Giuseppe Piva. Arte e tradizioni giapponesi in scena a WopArt

Meraviglie di carta di antichissime tradizioni giapponesi. Fra le proposte di Giuseppe Piva: Maio Motoko. L’artista iniziò la sua carriera come montatrice di rotoli tradizionali, in seguito ad una ricerca di espressione individuale ottenne la padronanza del processo di creazione dei pannelli giapponesi. Il suo lavoro vuole restare fedele alla funzione tradizionale del paravento nella sua capacità di manipolare lo spazio fisico. Al di là di ciò, il suo tentativo è di mettere in relazione la forma tradizionale degli interni ai tempi moderni, con la ri-creazione della doppia cerniera e le dimensioni differenziali uniche delle singole pieghe dei pannelli. Ciò consente una flessibilità della forma e una manipolazione dello spazio fisico che supera l’intenzione originale della forma tradizionale.

Bambù - Maio Motoko (1948) - 183 x 510 cm Paravento a tredici ante Carta washi  e pigmenti 

Bambù – Maio Motoko (1948) – 183 x 510 cm Paravento a tredici ante Carta washi  e pigmenti

La galleria di Giuseppe Piva di Milano espone le creazioni di Motoko, attraverso le quali l’artista ha completamente rivoluzionato la tradizione dei paraventi giapponesi: pur mantenendo le caratteristiche tradizionali nella costruzione, l’uso della carta e di vecchi tessuti, la creazione della struttura a tredici ante decrescenti, hanno reso queste opere davvero uniche, caratterizzate dalla armonica convivenza tra tradizione e innovazione.

Come questa grande artista, Piva ci proporrà altre opere di decoro giapponese provenienti dall’antichissima scuola di pittura Rimpa, e pannelli provenienti dalla scuola Kano, le cui opere rimaste sono considerate tesori nazionali, dato che la maggior parte dei suoi lavori è andata persa durante i tumulti del periodo Sengoku.

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Scuola Rimpa Fiori e piante delle quattro stagioni Fine XIX secolo 138 x 304 cm   Coppia di paraventi a sei ante, ognuno 138 x 304 cm Inchiostro, pigmenti e oro su carta; Sigilli dell'artista in inchiostro rosso

Scuola Rimpa
Fiori e piante delle quattro stagioni
Fine XIX secolo
138 x 304 cm
 
Coppia di paraventi a sei ante, ognuno 138 x 304 cm
Inchiostro, pigmenti e oro su carta;
Sigilli dell’artista in inchiostro rosso

Composizioni come “Fiori e piante delle quattro stagioni” prendono il nome di hyakkazu, letteralmente “moltitudine di fiori”. Questa complessa disposizione di mazzi e cespugli floreali si sviluppò verso la metà del diciassettesimo secolo e divenne una specialità dello studio di Tawaraya Sôtatsu, il fondatore della scuola Rimpa, attivo dal 1600 al 1642. Altri atelier di pittura diretti dai discepoli di Sôtatsu continuarono ad esistere fino alla fine del diciassettesimo secolo ma l’identità di tali artisti rimane ancora oggi un mistero. La rappresentazione dei fiori è stilizzata e naturalistica allo stesso tempo, e non solamente per l’attenzione alla descrizione dei singoli dettagli delle circa 30 specie rappresentate, ma anche per la disposizione generale delle piante.

Paesaggio primaverile con fagiani Scuola Kano, XVIII secolo Metà del periodo Edo (16151867) Paravento a sei ante Inchiostro, pigmenti e gufun su fondo oro, 182 x  376 cm

Paesaggio primaverile con fagiani
Scuola Kano, XVIII secolo
Metà del periodo Edo (16151867)
Paravento a sei ante
Inchiostro, pigmenti e gufun su fondo oro, 182 x  376 cm

O ancora il meraviglioso paravento “Paesaggio primaverile con fagiani”, che raffigura un lussureggiante paesaggio naturale con una ricca varietà di fiori che spiccano tra rocce e nuvole dorate: iris, giunchi, peonie, crisantemi ed un ciliegio in fiore che funge da cornice ad un elegante fagiano maschio rappresentato chinato al centro della composizione. Lì vicino, la femmina fa capolino da dietro dei bambù, mentre una coppia di gru si nasconde dietro a un cespuglio di iris ed un altro esemplare sorvola la scena. Il ciliegio in fiore e il ruscello rigoglioso suggeriscono che la scena è ambientata nel pieno della primavera. Il soggetto e la composizione suggeriscono che si tratti di un’opera di un artista Kano del ramo di Kyoto.

Lugano – Work On Paper ART fair, 2016

    21 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Creatini&Landriani. I Fiammenghini a WopArt 2016

Milano - Affreschi sulla cupola dell'abside dell'Abbazia di Chiaravalle - fratelli Della Rovere

Milano – Affreschi sulla cupola dell’abside dell’Abbazia di Chiaravalle – fratelli Della Rovere, i Fiammenghini (fonte: milanofotografo.it)

Il progetto espositivo della Galleria CREATINI&LANDRIANI propone alla prima edizione della WopArt fair 2016 di Lugano una selezione di disegni e carte inedite di grandi pittori dell’antichità. Giandomenico Tiepolo, i fratelli Della Rovere – detti Fiammenghini – Bartolomeo Biscaino e autori del loro calibro.

La galleria di Sestri Levante si vuole donare un nuovo spazio cittadino dedicato ai dipinti, alla scultura e al disegno antico italiano dal XIV° al XVIII° secolo. La galleria si prefigge l’obiettivo di attrarre le nuove generazioni verso l’arte antica, coniugando cultura, mercato e passione in un percorso di accompagnamento e cura dei collezionisti. Oggi vi proponiamo una piccola anteprima di quello che potrete gustare alla manifestazione di questo prossimo settembre 2016.

Milano - Abbazia di Chiaravalle, transetto

Milano – Abbazia di Chiaravalle, transetto

I FIAMMENGHINI – Giovanni Battista DELLA ROVERE, fu attivissimo come frescante (a Milano lavorò nelle chiese di S. Calimero, in S. Maria della Passione e in S.Maria del Carmine; le scene della Vita di S. Giovanni Battista eseguite nel 1586 nel duomo di Monza fanno parte del suo repertorio) e lavorò anche in collaborazione col fratello Giovanni Mauro (Milano ca. 1575-1640), detto anch’egli il Fiamminghino poiché il padre dei due artisti era originario di Anversa.

Fra le opere di collaborazione dei fratelli Della Rovere vanno ricordati: il ciclo della Vita di San Carlo nel Duomo di Milano; gli affreschi per il Sacro Monte di Varallo e per quelli di Crea e di Orta. Sono molto noti i capolavori decorativi che i due fratelli Fiammenghini hanno dipinto all’interno dell’Abbazia di Chiaravalle, sia sulla cupola dell’abside che sul transetto e il presbiterio.

Oltre che a Milano (chiese di S. Alessandro e S. Marco) Giovanni Mauro lavorò a Como (chiese di S. Domenico e di S. Agostino) e in vari centri lombardi, emiliani e piemontesi, le decorazioni per numerose chiese milanesi, fra cui S. Eustorgio, S.Maria delle Grazie, S. Maria presso S. Celso, S. Marco.

    20 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

29 Arts in Progress a WopArt Fair con Gian Paolo Barbieri

Jill Kellington, Vogue France, Port Sudan for Missoni 1974 - 3/15 - 90x90 cm - Special Edition for WopArt fair 2016

Jill Kellington, Vogue France, Port Sudan for Missoni 1974 – 3/15 – 90×90 cm – Special Edition for WopArt fair 2016

WopArt 2016 è la prima fiera completamente focalizzata sulle opere d’arte su carta, senza limiti d’epoca né di stile. Oggi vi racconteremo della 29Arts in Progress Ltd, galleria d’arte contemporanea che opera nella produzione, organizzazione e implemento di esibizioni temporanee e permanenti di opere con valori artistici e culturali a grande impatto.

Nella galleria londinese sono ospitati molti dei nuovi emergenti fotografi dei nostri tempi: Aaron Baghetti, Paolo Anselmo, Natalie Silva e tanti altri. Sarà presente in fiera con i celebri scatti del fashion fotografo Gian Paolo Barbieri, collaboratore di molte importanti riviste e case di moda.

Gian Paolo Barbieri, Audrey Hepburn, 1969 - Media Vintage Silver Gelatin Photograph, 1969, Signed, titled, and numbered on verso - Edition 1_5 - Dimensions 30x40cm

Gian Paolo Barbieri, Audrey Hepburn, 1969 – Media Vintage Silver Gelatin Photograph, 1969, Signed, titled, and numbered on verso – Edition 1_5 – Dimensions 30x40cm

Questo grande fotografo è l’artefice degli scatti all’interno del set del felliniano cult “La vita è bella”, e ha collaborato attivamente alla produzione delle copertine di Vogue magazine per molti anni. Ha collaborato inoltre nella moda, dove le acquisite competenze in materia di tessuti trasmesse dai genitori hanno avuto un ruolo decisivo sulle sue abilità fotografiche.

Gian Paolo Barbieri, Manta, Seychelles, 1998 - Polaroid Type 55 Positive - Dimensions 10,5x13 cm - Unique Piece

Gian Paolo Barbieri, Manta, Seychelles, 1998 – Polaroid Type 55 Positive – Dimensions 10,5×13 cm – Unique Piece

Dal suo racconto di sé possiamo affermare che come per altri grandi, Armani per esempio, il teatro ha esercitato un potente fascino sulla sua fantasia, tanto da farlo iscrivere alla scuola dei Filodrammatici. Insieme a due amici formò “Il Trio” e nella casa dei genitori rappresentavano dei drammi sentimentali: “Letto matrimoniale”, “La Traviata”, “Un tram chiamato desiderio”. In seguito gli venne affidata una piccola parte non parlata in ”Medea” di Luchino Visconti, con Sara Ferrati e Memo Benassi. Diventò attore, operatore e costumista insieme al suo “Il Trio” nel rifacimento di alcune parti di famosi film come: La via del tabacco, La vita di Toulouse Lautrec e Viale del tramonto.

Artista poliedrico e grande fotografo, non perdetevi i suoi emozionanti scatti questo settembre a Lugano.

Per curiosità sulla galleria e sull’artista Gian Paolo Barbieri visitate la pagina ufficiale seguendo il link 29ArtsInProgress.
    13 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Trasporti internazionali e dogana. Shipping Team per WopArt Fair

Shipping Team Agency - Transporters trucks

Shipping Team Agency – Transporters trucks

Per garantire ogni tipo di servizio di esportazione/importazione/autorizzazione doganale, ai galleristi che parteciperanno alla prima edizione di WopArt Fair, la nostra organizzazione si è avvalsa della collaborazione della Shipping Team Agency. Azienda tra le più affidabili del mondo, offre un’ampia gamma di servizi di qualità, seguendo tutti gli aspetti dei trasporti anche quelli accessori (dogana, assicurazione, logistica). Trasporti conteinerizzati e convenzionali nazionali/internazionali con possibilità di sfruttare viaggi di recupero da tutto il Nord Italia. Operazioni doganali Import/Export.

Inoltre svolge attività di Agenzia Marittima Raccomandataria e Casa di Spedizioni Internazionali da oltre 30 anni, onde offrire alla propria clientela un servizio totale “door to door” nel ramo dello shipping internazionale, operante nel campo del brokeraggio di navi.

Team Shipping Agency è inoltre in grado di agire con la massima competenza nel ramo dei trasporti marittimi, avvalendosi di un’adeguata flessibilità aziendale e di vari corrispondenti nel mondo.

Shipping Team Agency - Eurocargo Alexandria

Shipping Team Agency – Eurocargo Alexandria

Ecco un elenco dei servizi che lo Shipping Team offre ai gentili espositori della Wopart Fair di Lugano:

Per ogni esportatore ci sono i seguenti costi:

Istanza doganale: Euro 50
Autorizzazione doganale: Euro 100
Carovana doganale: Euro 75

Operazione doganale di temporanea esportazione in base al valore:
Da 0 a euro. 100.000: Euro 150
Da euro 100.000 a euro 200.000: Euro 200
Da euro 200.000 a euro 300.000: Euro 300
Da euro 300.000 a euro 500.000: Euro 400
Da euro 500.000 a euro 1.000.000: Euro 600
Oltre euro. 1.000.000: Su richiesta

Garanzia doganale in base al valore:
Da 0 a euro. 100.000: Euro 100
Da euro 100.000 a euro 200.000: Euro 150
Da euro 200.000 a euro 300.000: Euro 200
Da euro 300.000 a euro 500.000: Euro 300
Da euro 500.000 a euro 1.000.000: Euro 400
Oltre euro. 1.000.000: Su richiesta

– Operazione doganale di temporanea importazione in base al valore:
Da 0 a euro. 100.000: Euro 150
Da euro 100.000 a euro 200.000: Euro 200
Da euro 200.000 a euro 300.000: Euro 300
Da euro 300.000 a euro 500.000: Euro 400
Da euro 500.000 a euro 1.000.000: Euro 600
Oltre euro. 1.000.000: Su richiesta

Shipping Team Agency - Cargo and container

Shipping Team Agency – Cargo and container

In caso di reimportazione delle opere a fine mostra ci saranno i seguenti costi:

– Operazione doganale di riesportazione in base al valore:
Da 0 a euro. 100.000: Euro 150
Da euro 100.000 a euro 200.000: Euro 200
Da euro 200.000 a euro 300.000: Euro 300
Da euro 300.000 a euro 500.000: Euro 400
Da euro 500.000 a euro 1.000.000: Euro: 600
Oltre euro. 1.000.000: Su richiesta

– Operazione doganale di reimportazione in base al valore:
Da 0 a euro. 100.000: Euro 150
Da euro 100.000 a euro 200.000: Euro 200
Da euro 200.000 a euro 300.000: Euro 300
Da euro 300.000 a euro 500.000: Euro 400
Da euro 500.000 a euro 1.000.000: Euro 600
Oltre euro. 1.000.000: Su richiesta

Istanza doganale: Euro 50
Autorizzazione doganale: Euro 100
Carovana doganale: Euro 75

In caso di vendita delle opere e trasmutazione in definitiva a fine mostra ci saranno i seguenti costi (in base al valore effettivo di vendita delle opere):

– Operazione doganale di trasmutazione in definitiva Svizzera in base al valore:
Da 0 a euro. 100.000: Euro 150
Da euro 100.000 a euro 200.000: Euro 200
Da euro 200.000 a euro 300.000: Euro 300
Da euro 300.000 a euro 500.000: Euro 400
Da euro 500.000 a euro 1.000.000: Euro 600
Oltre euro. 1.000.000: Su richiesta

– Operazione doganale di trasmutazione in definitiva Italia in base al valore:
Da 0 a euro. 100.000: Euro 150
Da euro 100.000 a euro 200.000: Euro 200
Da euro 200.000 a euro 300.000: Euro 300
Da euro 300.000 a euro 500.000: Euro 400
Da euro 500.000 a euro 1.000.000: Euro 600
Oltre euro. 1.000.000: Su richiesta

Elenco navi - Shipping Team Agency

Elenco navi – Shipping Team Agency

In questo conteggio non sono compresi i costi di formalità Belle Arti, ritiro, imballo e trasporto. Per ogni tipo di informazione o consulenza, visitate il sito ufficiale team-shipping.com o contattate direttamente gli uffici di Shipping Team al numero (+39) 041 2609011.

    11 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

La rivincita delle opere su carta

Tradizionalmente il disegno su carta è considerato l’elemento necessario alla fase preparatoria di un’opera d’arte. Il supporto per eccellenza il cui vi è l’ultimazione dell’opera è la tela. Nel mercato solitamente il valore di un’opera su tela è nettamente maggiore rispetto ad un’opera su carta anche se pari nelle dimensioni e autore. Questo è dovuto al fatto che per la realizzazione del manufatto su tela, richiede un maggiore costo dei materiali e  dei tempi di ultimazione. Attualmente la superiorità della tela rispetto alla carta risulta essere ancora una costante nella maggioranza dei casi. L’eccezione che determina l’affermarsi dell’opera fatta su carta avviene nel momento in cui l’artista utilizza esclusivamente  questo materiale divenendo il tratto distintivo della sua produzione.

Christo, Floating Piers. Disegno 2014. 22,5 x 34,9 cm. Matita, carboncino e pastello. Foto: André Grossmann © 2014 Christo

Christo, Floating Piers. Disegno 2014. 22,5 x 34,9 cm. Matita, carboncino e pastello. Foto: André Grossmann © 2014 Christo

Un esempio è la produzione dei coniugi statunitensi Christo e Jeanne-Claude. I due utilizzano la carta come mezzo principale per le loro opere che siano ‘impacchettamenti’, collage o disegni.

Il valore della carta si evolve: da supporto minore in cui l’artista elabora le sue idee, a opera finale a cui si affida la trasmissione del messaggio artistico.

(Angela Maselli)

    10 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

La stabilità fa della Svizzera un’ottima piazza

World Trade Center Lugano

World Trade Center Lugano

Dal confronto internazionale del «total tax rate» (TTR), ovvero del carico scale complessivo, emerge che la Svizzera ha un sistema scale che è costantemente molto competitivo rispetto ad altri Paesi altamente sviluppati. Il TTR misura l’ammontare di tutte le imposte e i contributi sociali obbligatori gravanti sulle imprese espresso in percentuale dei redditi commerciali. Per questo il mercato è favorevole, dato innanzitutto il tattico posizionamento della Svizzera al centro dell’Europa, favorito da infrastrutture all’avanguardia e collegamenti efficienti. Sul piano politico ed economico siamo davanti ad uno stato, secondo al mondo solo dopo Singapore che vanta una stabilità politica e una fiducia a livello internazionale, grazie all’economia liberale molto competitiva creata all’interno dei Cantoni ed alla riservatezza che la Confederazione ha sempre mostrato.

Switzerland corporate tax rate

Switzerland corporate tax rate

Non dimentichiamo inoltre che l’eccellente qualità della vita della popolazione svizzera è un assoluto vantaggio per qualunque sorta di collaborazione.

Insomma, il sistema svizzero riflette la condizione sociale del Paese, composto da 26 cantoni sovrani con circa 2’550 comuni indipendenti. In base alla Costituzione, a tutti i cantoni è data piena libertà tributaria, fatta eccezione per le imposte esplicitamente riservate alla Confederazione. In Svizzera, pertanto, l’imposizione si articola su due livelli, quello federale e quello cantonale/ comunale. Il sistema tributario svizzero non è interessante solamente per le persone giuridiche, ma anche per le persone fisiche perché consente loro di beneficiare di una fiscalità moderata a livello internazionale.

Vi darò alcune informazioni per ciò che concerne i trasporti di opere d’arte oltre i confini svizzeri. Negli ultimi anni è stata condotta una riforma del sistema dell’imposta sul reddito, che ha portato all’armonia degli aspetti formali delle varie legislazioni cantonali, come per quanto riguarda la determinazione del reddito imponibile, le deduzioni e le procedure di valutazione. Ogni cantone è ad ogni modo dotato di una grande autonomia per ciò che riguarda le imposizioni fiscali e specialmente delle aliquote.

Sunset at park st. Michael - Lugano

Sunset at park st. Michael – Lugano

Nel maggio del 2004 la Svizzera e l’Unione Europea («UE») hanno sottoscritto otto accordi bilaterali («Accordi bilaterali II»), che si sommano ai sette già esistenti («Accordi bilaterali I», in vigore dal 1° giugno 2002). Tra essi esiste una normativa di monitoraggio fiscale che impone per il trasporto di beni patrimoniali (come opere d’arte) dall’Europa alla Svizzera sono necessarie alcune procedure standard. Attraverso la compilazione del quadro RW, È il quadro della dichiarazione dei redditi del modello Unico; deve essere compilato dalle persone fisiche, enti non commerciali e società semplici residenti in Italia che al termine del periodo d’imposta detengono investimenti all’estero o attività estere di natura finanziaria, attraverso cui possono essere conseguiti redditi di fonte estera imponibili in Italia. Tutti i contribuenti esonerati dal monitoraggio fiscale sono comunque tenuti alla compilazione del quadro RW per il calcolo di IVIE e IVAFE, ove ne ricorrano i presupposti.

    05 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Extraordinary Visions. Al MAXXI straordinarie visioni fotografiche

Il degrado sociale ai margini delle periferie verrà documentato durante il progetto collettivo di alcuni fra i più grandi fotografi internazionali degli ultimi anni del Novecento, che incanteranno il pubblico fra realtà e utopia di una società per la quale forse c’è ancora poca speranza di emersione.

La mostra sarà suddivisa in 4 sezioni che spazieranno tra i video, le ricerche e le fotografie che daranno un ampio collegamento al tema tracciato dagli artisti. Un altro brillante progetto globale correlato è Inside Out, dello streetartist JR. L’idea alla base è quella di dare a tutti l’opportunità di condividere attraverso il personale ritratto, rigorosamente in bianco e nero, una storia, un pensiero, un contesto sociale all’oscuro, grazie alla partecipazione di un laboratorio organizzato assieme alla scuola Guido Alessi. Le installazioni saranno poste sulla facciata esterna della “Palazzina D”, nella corte del MAXXI.

The empty seats of the 21 ministers appointed by the new Prime Minister of Italy Enrico Letta are here before the swearing ceremony of their new government, supported by the so-called "Grand Coalition" between the right wing People of the Freedom (PdL) of Silvio Berlusconi, the centre-left Democratic Party, and the centric Civic Choice of former Prime Minister Mario Monti, who all have opposed each other during the campaign leading up to the February 2013 general elections, here at the Quirinale, the presidential palace, in Rome, Italy, on April 28th 2013. After a two-month long post-election deadlock the 87-years old President of the Republic Giorgio Napolitano, who was re-elected a week earlier on April 20th for a second term after 7 years in office, invited the vice-secretary of the Democratic Party Enrico Letta on April 24th to form a new government.

I posti vuoti dei 21 ministri nominati dal nuovo primo ministro d’Italia Enrico Letta qui prima della cerimonia di giuramento del nuovo governo , sostenuto dalla cosiddetta “grande coalizione” tra l’ala destra Popolo della Libertà ( PDL) di Silvio Berlusconi, il Partito democratico di centro-sinistra e la centrica Civico scelta dell’ex primo ministro Mario Monti, che tutti si sono opposti l’un l’altro durante la campagna che conduce fino alle elezioni generali febbraio 2013, qui al Quirinale , il palazzo presidenziale, in Roma, Italia , il 28 aprile del 2013. Dopo due mesi di lungo stallo post-elettorale l’87-enne Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che è stato rieletto il 20 aprile per un secondo mandato dopo 7 anni di carica, ha invitato il vicesegretario del Pd Enrico Letta il 24 aprile per formare un nuovo governo.

40 maestri della fotografia ci esporranno, in onore del 70° anniversario della Repubblica, i molteplici aspetti dell’Italia, per mezzo di 150 immagini ricche di contraddizioni e speranze, di condizioni sociali e di sentimenti, ricordandoci ancora una volta quanto non serva piangere per una strage di massa mentre non si è in grado di curarsi del singolo individuo.

EXTRAORDINARY VISIONS

Dal 5 luglio 2016 al 23 ottobre 2016

MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Roma, Via Guido Reni 4A

www.fondazionemaxxi.it

    03 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Massimo Dolcini e la grafica sociale. Un segno “grasso”

Dolcini Massimo - uomo con dondoloLa grande opera grafica di Massimo Dolcini arriva a Sondrio, dopo il successo dalla prima importante monografica dell’estate 2015 a Fano, la nuova mostra sarà inaugurata negli spazi espositivi di Palazzo Sertoli e del MVSA Museo Valtellinese di Storia e Arte. Massimo Dolcini è sicuramente un protagonista della storia della grafica e della comunicazione italiana, e con il suo lavoro uno dei più convinti promotori della “cittadinanza attiva”. Ogni cittadino nella sua visione societaria deve essere partecipe in prima persona dello sviluppo della comunità. Per poter essere protagonisti, e non solo spettatori passivi, la prima necessità, il primo passaggio, è l’essere informati di ciò che la Pubblica Amministrazione, nel suo caso principalmente il Comune, sta facendo. Dolcini, operando in un territorio all’epoca marginale come le Marche ebbe un ruolo da apripista per quella che sarebbe stata conosciuta come la “grafica di pubblica utilità”, ovvero la grafica al servizio degli utenti, dei cittadini.

Dolcini - Concerti delle ventuno

Dolcini – Concerti delle ventuno

«Il suo segno “grasso” procede per intuizioni che paiono semplici, ma che sono il risultato sintetico di scarti analitici fino ad arrivare al segno più elementare, che è anche il più narrativo e il più carico di memorie e “tradizioni” per ognuno di noi» scrive Italo Lupi sugli ultimi operati di Dolcini. «Lo spessore del suo segno prevale sulla tipografia e sul lettering; nei suoi manifesti i colori si inseguono pastosi per giocare su una nuova tavolozza: di lontano si sentono gli echi formali certo non più di Steiner, quanto forse di un Michele Provinciali con la sua eleganza parmigiana e una contemporanea padana solidità, terragna ed empirica».

Dopo gli studi al Corso Superiore di Arte Grafica di Urbino con Albe Steiner e Michele Provinciali, nel 1971 venne incaricato nella comunicazione presso il Comune di Pesaro, dove scelse la strada dell’approccio diretto, esplicativo, riconoscibile. Il suo obiettivo è di far comunicare le Istituzioni con i cittadini, coinvolgendoli nel processo di amministrazione de la res publica. Mediante i suoi inconfondibili manifesti, affissi quotidianamente sui muri pesaresi per oltre vent’anni, la cittadinanza veniva informata in modo universale di qualunque tipo di evento politico, culturale, urbanistico e sanitario.

Belle arti, “Idee Vuoto Potere PCI”, Massimo Dolcini.

Belle arti, “Idee Vuoto Potere PCI”, Massimo Dolcini.

La mostra è curata da Mario Piazza, con la direzione di Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra. Consente di spaziare nell’immaginario del grafico e capire in profondità il suo pensiero e la sua opera. L’esposizione presenterà Dolcini nei suoi molteplici volti: grafico, progettista, fotografo, disegnatore, ceramista, imprenditore, didatta, gastronomo, operatore culturale, manager, appassionato uomo civile e artista. Non volendo tralasciare gli aspetti di vita personale dell’artista saranno esposti disegni, fotografie, sculture e documenti di altro genere, fra cui dei taccuini che lui stesso disegnava per le figlie, pubblicati per la prima volta da Corraini Edizioni.

In quegli anni lui si sentiva un “grafico condotto”, vedendosi come operatore impegnato nel progetto sociale in cui incanalare tutto il suo talento. Nate per Pesaro e i pesaresi, le sue campagne di pubblica utilità diventano presto un vero punto di riferimento per la grafica in Italia, stimolando un dibattito di respiro nazionale sulla progettazione dell’immagine pubblica e facendo conoscere il lavoro di Dolcini e del suo studio Fuorischema a livello internazionale. Come il critico statunitense Richard Sennett commentò, “le capacità dell’artigiano di scavare in profondità si situano al polo opposto di una società moderna che preferisce la superficialità, la formazione veloce. [..] Il fatto di imparare a svolgere bene un lavoro mette gli individui in grado di governarsi e dunque di diventare bravi cittadini. Il lavoro ben fatto è quindi anche un modello di cittadinanza consapevole. L’attitudine al fare, comune a tutti gli uomini, insegna a governare noi stessi e a entrare in relazione con altri cittadini su questo terreno comune.” Pensiero che Dolcini avrebbe assolutamente sottoscritto e approvato.

Massimo Dolcini - Carnet di viaggio - 1000x600

Massimo Dolcini – Carnet di viaggio

MASSIMO DOLCINI – Grafica per una cittadinanza consapevole

Ingresso libero

info per il pubblico su www.creval.it

Sedi Galleria Credito Valtellinese

Piazza Quadrivio, 8 – Sondrio

MVSA, Palazzo Sassi de’ Lavizzari

Via M. Quadrio, 27 – Sondrio

Durata 15 luglio – 7 ottobre 2016 presso Sondrio

Inaugurazione giovedì 14 luglio 2016, ore 18.30

Sala dei Balli – Palazzo Sortoli

    02 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto
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