L’arte poetica di Fausto Melotti

Euridice, 1955 inchiostro blu steso a pennello, penna a sfera e matita 389 x 299mm Milano, Archivio Fausto Melotti

“Mi veniva da scrivere città sottili come le sue sculture!” Scriveva l’appassionato Italo Calvino riferendosi a quelle linee che separano il proprio essere da ciò che è tangibile a ciò che è spirituale, tra l’insieme del tutto ed il niente.

Le sculture di Fausto Melotti appaiono leggere e precarie, sottilmente flebili al tatto, ricolme di tanta modesta perfezione da lasciare la scena al vuoto che le circonda.

Il suo operato volge l’attenzione del suo pubblico ad una ricerca verso la spiritualità, che per Melotti fu il punto di sutura fra l’arte, la musica la letteratura e la vita stessa.

Durante il discorso per l’assegnazione del premio Rembrandt del 1973, Melotti disse: “la musica mi ha richiamato, disciplinando con le sue leggi, distrazioni e divagazioni in un discorso equilibrato”, creando così una specie di astratta coincidenza fra l’arte ed il suono.

 

Acquaforte - lastra175 x 86 mm -dieci lastre su un unico foglio 491 x 696 mm -carta Magnani di Pescia - stampa R. Romano prova d’artista Firenze - Gabinetto Disegni e Stampe

Acquaforte – lastra 175 x 86 mm – dieci lastre su un unico foglio 491 x 696 mm – carta Magnani di Pescia – stampa R. Romano, prova d’artista Firenze – Gabinetto Disegni e StampeLe sue stesse

Le sue stesse opere ci rimandano ad una melodia, alle corde di un pianoforte che dissonicamente creano un’angelica armonia. Non si può parlare di trascendenza davanti al lavoro di Fausto Melotti.

Egli cerca di superare la concezione prettamente estetica, di andare oltre, di creare una sensorialità materiale levigando il ferro e rendendolo aria, regalando una sorta d’immortalità alle mutevoli effimere cose terrene.

Giovanni Marzari scrisse che attraverso queste opere è possibile scorgere l’operazione che Melotti sta sperimentando: il trasferimento dei valori musicali alla scultura.

 

Fausto Melotti, 1974 Repetto Gallery

‘Untitled’ Fausto Melotti, 1974
Repetto Gallery

La musica diviene presupposto fondamentale, autentica disciplina della ricerca artistica, nuova metafora che apre a inedite esperienze. É la musica a guidare la scultura nel processo di defisicizzazione della materia, è lo studio della musica a presupporre l’idea di contrappunto nella scultura: Melotti giunge a una sorta di “astrazione musicale” nel campo delle arti figurative: …un’arte [che] è stato d’animo angelico, geometrico.

Proprio a cagion di questo le sue opere su carta sono un elemento fondamentale del suon creato. Egli studia con minuzia le sue elaborazioni, tesse le tele delle sue storie platoniche ed è tracciando le sue linee a carboncino, attraverso i disegni a grafite, a tempera o con tecniche miste che riesce a definire i punti dentro quello spazio vuoto che per primo è il foglio.

    26 May 2016   Artisti, Blog   Comments Off on L’arte poetica di Fausto Melotti Leggi tutto

Signac in mostra al LAC di Lugano

Durante la prima edizione di WopArt avrete l’opportunità di poter assistere alla mostra delle opere di Paul Signac, che raccoglierà i suoi capolavori partendo dagli esordi autodidattici del pittore per ripercorrere la crescita evolutiva delle sue pennellate, spaziando fra le diverse correnti e i molti stili tecnici che Signac nel corso dei suoi incontri e dei suoi viaggi ha scelto di adottare come propri.

Paul Signac - View of the Port of Marseilles

Questi sono i puntini con cui  Paul Signac, ma anche Georges Seurat e i loro seguaci decisero di scomporre il mondo, offrendone un’immagine curiosa ed innovativa. L’impressionante stile pittorico di Signac, che a seconda del movimento culturale e del periodo storico collegato venne denominato in molteplici maniere, quali Puntinismo, Divisionismo, Impressionismo scientifico, Cromoilluminismo, Postmpressionismo, Neoimpressionismo (quest’ultimo, il preferito dai diretti interessati, fu coniato dal critico Félix Fénéon)  sarà apprezzabile a Lugano quest’autunno.

Quella di Signac è una tecnica che si basa sul principio della scomposizione della luce nei colori spettrali e consiste nell’accostamento di piccolissimi frammenti di pigmento sulla tela. Questi piccoli frammenti sono puntini che osservati a distanza compongono delle vibrazioni cromatiche nella retina dei nostri occhi, dandoci il senso di variazione cromatica.

La mostra deve grazie al supporto dato da la Fondation de l’Hermitage di LosPaul Signac River's edge the Seine at Herblayanna, e comprende oltre 150 opere fra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni, appartenenti a un’eccezionale collezione privata svizzera.

Paul Signac in mostra dal 3 settembre 2016 presso il LAC di Lugano, dove ha inoltre sede il Museo d’Arte della Svizzera italiana,  nato dall’unione tra il Museo Cantonale d’Arte e il Museo d’Arte della città di Lugano. I suoi tre piani espositivi ospitano la collezione permanente della città di Lugano e del Cantone Ticino, mostre temporanee e installazioni site specific, per ulteriori informazioni in merito alla mostra segui il link http://www.masilugano.ch/it/520/paul-signac .

    23 May 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Le carte di Enrico Castellani

Anche nelle rare opere su carta Castellani è riuscito a realizzare il suo personalissimo stile di estroflessioni ritmiche. Egli vuole dare vita alla superficie Galleria Matteo Lampertico Milanopiatta e bidimensionale della tela, utilizzando uno schema minimalista “di pieni e di vuoti” che daranno spazio a temi quali il tempo, lo spazio, il colore.

 

Castellani non lascia molto spazio all’interpretazione, anzi, il suo scopo è creare un’opera d’arte da lui definita “indiscutibile”, che volga lo sguardo del pubblico alla comprensione dell’azzeramento della pittura tradizionale.

Enrico Castellani - FarsettiArte - Libro d'artista con cinque calcografie originali, es. V-XXV, cm. 30x30 ca. ognuna - Ogni calcografia reca firma e data a matita sul margine in basso a destra.

Enrico Castellani – FarsettiArte – Libro d’artista con cinque calcografie originali, es. V-XXV, cm. 30×30 ca. ognuna – Ogni calcografia reca firma e data a matita sul margine in basso a destra.

 

 

 

I lavori su carta di Castellani non sono disegni preparatori o studi, sono opere a sé stanti, ognuna unica, originale e irripetibile, frutto dell’utilizzo di “punzoni” diversi, scelti al fine di ottenere il rilievo voluto. Castellani predilige l’utilizzo di una carta trattata manualmente, il cui impasto viene concepito per la messa in opera dell’occasione, composta da una grana più grezza e ruvida, con grandi porosità, a differenza della tipologia di carta industriale che utilizzava agli esordi.

 

Si tratta di una nuova concezione delle opere su carta, merito dei nuovi materiali che permetteranno ai suoi lavori di assumere un effetto tridimensionale analogo a quello delle opere su tela.

 

    23 May 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto
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