300 immagini di vita reale per trasformare un articolo in arte. And Now the Good News. Opere dalla collezione Annette e Peter Nobel è il titolo della mostra inaugurata pochi giorni orsono al Lac di Lugano (Lugano Arte e Cultura, una delle due sedi del Masi, il Museo d’arte della Svizzera italiana della città) che fino al 15 agosto proporrà trecento pezzi dei quasi 1.500 della Collezione di Annette e Peter Nobel.
L’esposizione sarà disposta sui due piani del Lac, complessiva di installazioni, fotografie, dipinti, disegni, collage e «che – come spiega il curatore Elios Schenini a STEFANO BUCCI che lo ha intervistato per «la Lettura» – vogliono
testimoniare la fertilità dell’incontro tra testo e immagine, tra arte e carta stampata» e determinare l’uso che gli autori dell’ultimo secolo, fra i vari movimenti artistici susseguiti, hanno fatto degli stampati.
Aperta fino al 15 agosto 2016, l’esposizione permetterà di vedere una collezione privata inedita, ossia quella dei coniugi Nobel che raccolsero opere di Georges Braque, Joseph Beuys, Sigmar Polke, Andy Warhol, degli svizzeri Thomas Hirschhorn, Urs Fischer e Daniele Buetti. La mostra sarà suddivisa in dieci sezioni, le quali seguiranno un ordine cronologico che darà la perfetta impressione dello scandire del tempo e dello scorrere delle vicende del mondo.
Viene proposto quindi un percorso attraverso l’arte del nostro tempo, che testimonia l’attrattiva con la quale molti artisti, a partire dalla fine dell’800, hanno guardato al giornale quale fonte d’ispirazione per le loro opere.
E alla suddetta mostra si collega un intrigante appuntamento anche per «la Lettura» che nel numero in uscita il 5 giugno conterrà un vero e proprio giornale d’artista realizzato appositamente da Thomas Hirschhorn, il grande artista svizzero autore di varie rielaborazioni del lato più ispirato e creativo del giornale.