Escher - Rebus 10

Escher – Rebus 10

Le opere grafiche di Escher sono celebri per l’uso fantasmagorico degli effetti ottici. Il campionario sviluppato da lui contempla le sorprese più spettacolari che vanno da illusionistici paesaggi, prospettive invertite, costruzioni geometriche minuziosamente disegnate e altro ancora, frutto della sua inesauribile vena fantastica, che incantano e sconcertano dando un ordinato appagamento alla vista. Nelle opere di Escher l’ambiguità visiva diventa ambiguità di significato, con la conseguenza che i concetti di positivo e negativo, corretto e scorretto sono intercambiabili. Traspaiono dall’opera e dalle invenzioni di questo artista i suoi molteplici interessi e le variegate fonti di ispirazione, dalla psicologia alla matematica, dalla poesia alla fantascienza.

Escher - Mobius Strip II

Escher – Mobius Strip II

Tra i suoi più grandi estimatori non c’erano però solo critici, artisti e appassionati d’arte, ma anche logici, fisici e matematici che vedevano nelle sue opere la rappresentazione di importanti principi della matematica e della geometria. Un risultato straordinario se si considera che Escher non era andato oltre l’istruzione matematica formale della scuola secondaria. Le implicazioni logiche, matematiche, geometriche e fisiche sono piuttosto variegate nel suo operato, basti osservare le mani che si disegnano, o i processi ricorsivi, quali l’Effetto Droste collegato a particolari montaggi di rotazione del piano, a volte collegate a questioni topologiche come la percorrenza di una superficie bidimensionale che si estende in uno spazio tridimensionale come il Nastro di Mobius. L’infinito derivante da un sentimento che va ad associarsi con le questioni matematiche, antecedenti alle geometrie frattali a sviluppo infinito, od il moto perpetuo e ancora i dischi di Poincarè. Escher spazia dimensionalmente con la fantasia, riesce a creare piani diversi che si incontrano, come in “rettili”, dove piccoli animali preistorici escono dal mondo bidimensionale di un libro, per poi farvi ritorno.

Escher - Rettili - Mott The Hoople (1969)

Escher – Rettili – Mott The Hoople (1969)

Prendendo avvio dalle radici Liberty della sua produzione, la mostra di Milano si sofferma sulle varie tappe della cultura figurativa, navigando gli aspetti impossibili delle sue bizzarre opere, ispirate alle architetture moresche e italiane e allo stesso tempo debitrici alla scienza e alla matematica ma specialmente alle avanguardie storiche europee a lui contemporanee. Con un’esposizione di oltre 200 opere, la mostra di Escher a Milano si profila come una delle mostre monografiche più complete e intriganti della stagione culturale milanese, con importanti prestiti e capolavori che ben illustrano il successo internazionale di Escher e della sua grafica.

ESCHER a Palazzo Reale dal 24.06.2016 al 22.01.2017

per info e costi visita palazzorealemilano.it

 

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