Lutz e Guggisberg sbarcano nella sede di Zuoz di Monica De Cardenas per tutta l’estate.

Come scienziati ossessivi o maniaci equilibrati I due artisti svizzeri analizzano la realtà mediante oggetti, sculture, costruzioni, installazioni, dipinti e video. Portano il loro sguardo curioso ed ironico in quelle caverne colme di ricchezze che sono i musei. I modi d’esposizione diventano modelli di mondi, dentro i quali le forme conosciute si intrecciano con nuove visioni.

 Lutz & Guggisberg Elephant Load, 2016, legno cm 59 x 24 x 14

Lutz & Guggisberg Elephant Load, 2016, legno cm 59 x 24 x 14

Dicono del loro lavoro: Vogliamo sempre ricostruire il mondo che è scoppiato…Offriamo alla gente ed al mercato piccole isole di salvataggio selvagge. Dove noi ci perdiamo, dimentichiamo, sogniamo. Siamo assolutamente perduti. Ci ritroviamo. Andiamo avanti! Installiamo paesaggi, tombe, salotti. Talvolta sono invenzioni abbastanza vicine alla realtà, bisogna dirlo…

Ogni loro opera gioca con la nostra memoria visiva, suscitando ricordi che innescano flussi di associazioni; al contempo le immagini restano misteriose e l’evoluzione delle storie è imprevedibile. I riferimenti provengono da campi diversi come la storia, l’etnologia, la geologia, la fauna, la science-fiction o la letteratura. La costruzione delle opere si basa sull’immaginario, lo humour, la derisione, il delirio, mentre la loro ricerca estetica, molto libera, si avvicina al laboratorio di sperimentazione o al gabinetto di curiosità.

In questa mostra dal titolo Family of Sculptures raggruppano sculture di tipologie diverse in un unico percorso, invitandoci ad una passeggiata attraverso la loro creatività multiforme: Lickstones sono create con materiali semplici come il gesso e le lacche, che dopo una lunga lavorazione diventano figure dolcemente arrotondate che ricordano le sculture moderniste di Hans Arp ma anche, ironicamente, le superfici dei computer Apple; Pallet Birds sono uccelli fatti di pezzi di legno carbonizzato, ognuno con un suo carattere peculiare; infine vi sono le opere composte da oggetti riciclati e souvenir assemblati densamente tra loro e poi parzialmente levigati, che sembrano strati di sedimentazioni del nostro tempo, oppure conglomerati di feticci provenienti da viaggi reali o immaginari. Presenteranno inoltre un’ installazione video che ruota intorno alla scultura The Holy Wood e narra la storia di questo oggetto misterioso, del suo ritrovamento e di come esso trasforma l’ambiente e le persone che lo circondano.

Negli ultimi anni Lutz e Guggisberg hanno presentato mostre personali in svariati musei, quali il Museum im Bellpark, Kriens nel 2014, il Centre d’Art Contemporain di Rennes e il MUDAM in Lussemburgo nel 2013, il Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam nel 2010, il Centre Culturel Suisse di Parigi nel 2009, il Kunsthaus Aarau e il Museo Folkwang di Essen nel 2008. Nel 2014 hanno partecipato alle collettive Gastspiel presso il museo etnografico Rietberg Museum di Zurigo e Telling Tales, Centre PasquArt, Biel/Bienne.

monica de cardenas2

Informazioni utili

Lutz & Guggisberg
Family of Sculptures
30 luglio – 3 settembre 2016
Orario: da martedì a sabato 15-19

Galleria Monica De Cardenas
Chesa Albertini
Via Maistra 41
Zuoz/St Moritz

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