L’arte, elemento diplomatico per la Svizzera

Bern: Bundesplatz mit Fontaenen

Bern: Bundesplatz mit Fontaenen

I progettisti di Palazzo Federale e dell’edificio del Parlamento, in particolare, vollero che questo emblema rispecchiasse la varietà del giovane Stato federale in tutte le sue sfaccettature. Le singole regioni del Paese dovevano riconoscersi negli elementi dell’architettura e dell’arredamento. Di conseguenza come materiali si scelsero varietà regionali di pietra e legno e a realizzare gli arredi interni si chiamarono artisti e artigiani di talento provenienti da tutta la Svizzera. Questo monumento nazionale doveva trasmettere un messaggio scelto consapevolmente. Anche le rappresentanze diplomatiche e consolari all’estero possono assumere questa funzione e contribuire a costituire l’immagine della Svizzera.

Albert Gos, Soir d’automne à Caux, attorno al 1908, olio su tela, 116 x 150,5 cm. Inv. CAC Nr. fK995.

Albert Gos, Soir d’automne à Caux, attorno al 1908, olio su tela,
116 x 150,5 cm. Inv. CAC Nr. fK995.

 

Le ambasciate e i consolati sono luoghi di ritrovo. Qui s’incontrano rappresentanti di vari ceti e professioni, persone provenienti da varie culture per approfondire la comprensione reciproca attraverso i contatti interpersonali e per realizzare obiettivi comuni. Le sedi delle ambasciate, gli edifici in cui si svolgono tali incontri assumono quindi una valenza non trascurabile. Spesso offrono un primo spunto per un colloquio, per posizionare il nostro Paese in una prospettiva in grado di completare l’idea che all’estero ci si fa della Svizzera. L’architettura, tuttavia, riesce solo di rado ad assumere questo ruolo: per varie ragioni spesso si acquistano o si prendono in affitto edifici già esistenti, è raro che queste sedi vengano costruite ex novo da architetti svizzeri. Quindi gli arredi interni assumono un’importanza ancora maggiore, in quanto consentono di mettere degli accenti estetici in grado di favorire il confronto con il patrimonio culturale svizzero.

Luigi Rossi, Arcobaleno, 1911, olio su tela, 95 x 157 cm. Inv. CAC Nr. fK2105.

Luigi Rossi, Arcobaleno, 1911, olio su tela, 95 x 157 cm. Inv. CAC Nr. fK2105.

L’allestimento artistico in una rappresentanza diplomatica o consolare diventa dunque oggetto di dialogo. Dipinti e sculture, catalizzatori di uno scambio culturale al di là dei confini politici, facilitano l’avvicinamento di persone di paesi e continenti diversi, anche se le arti visive sono più legate a contesti culturali e connessioni storiche rispetto, per esempio, alla musica. Del resto proprio questo rapporto interpersonale offre l’opportunità, partendo da un’opera d’arte in particolare, di aprire il dibattito alla produzione artistica svizzera in generale e di rimandare al contesto sociale e storico in cui è stata creata.

Shirana Shahbazi, Good Words, 2000, acrilico su tela, 307 x 407 cm. Inv. CAC Nr. fK12231.

Shirana Shahbazi, Good Words, 2000,
acrilico su tela, 307 x 407 cm.
Inv. CAC Nr. fK12231.

Le opere d’arte convincenti e inedite riescono a catturare l’attenzione e sono fonte d’ispirazione, a prescindere dall’epoca in cui sono state realizzate. Esteticamente parlando, è particolarmente soddisfacente, se gli edifici, gli arredi interni e la scelta delle opere d’arte vengono abbinati in modo ottimale. Per i conservatori della Collezione d’arte della Confederazione si tratta di un’esigenza importante. Gli inquilini, alternanti, di questi edifici ne sono consapevoli e grati, anche se la ricezione delle opere d’arte resta pur sempre subordinata a tendenze e gusti e non tutti riescono a sviluppare un’affinità personale della stessa intensità con ogni opera esposta.

Bernhard Marfurt – Ambasciatore Capo della Missione svizzera presso le Comunità europee, Bruxelles, 2005
    10 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

F-Estival Jazz a Lugano chiude con il meglio degli ultimi 30 anni

Estival Jazz - Lugano - Piazza della Riforma

Estival Jazz – Lugano – Piazza della Riforma

“Se hai bisogno di chiedere cos’è il jazz, non lo saprai mai.” (Louis Armstrong)

Il Longlake Festival di Lugano è iniziato! Da giovedì 7 luglio a domani 10 luglio 2016 si tiene la grande rassegna ESTIVAL JAZZ, dedicata alla musica e ai grandi jazzisti internazionali degli ultimi decenni.

Take 6 - Jazz band

Take 6 – Jazz band

Questa sera in piazza della Riforma avrete l’imbarazzo della scelta, fra tre band tra le più avvincenti del mondo jazz, potrete spaziare fra le ruggenti voci del Take 6, la vocal band più importante degli ultimi trent’anni, che uniti dal 1980 formano più premiato gruppo di canto a cappella della storia: titolano ben 10 Grammy Award e 10 Dove Award (Gospel Music Award). Inoltre, per sette volte consecutive sono stati eletti come Migliore Gruppo Vocale Jazz dalla prestigiosa rivista americana Downbeat.

Nella loro lunga carriera si sono esibiti in tutto il mondo e recentemente hanno avuto l’onore di essere il primo gruppo vocale americano a esibirsi a Cuba dopo il cambiamento delle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti.

Mike Stern & Bill Evans - Estival Jazz

Mike Stern & Bill Evans – Estival Jazz

Il sestetto ha registrato e collaborato con alcuni dei grandi musicisti soul-jazz della storia, come Ella Fitzgerald, Stevie Wonder, Ray Charles, Al Jarreau, Don Henley, James Taylor, Patti Austin e Branford Marsalis.

In loro compagnia suonerà anche il grande Mike Stern, uno dei più grandi chitarristi della musica moderna degli anni sessanta, che accompagnato dalla band di Bill Evans regalerà estasianti realtà sonore, grazie alle sapienti note di Dennis Chambers e Darryl Jones (bassista dei Rolling Stones dal 1984), dando così vita ad un’esibizione jazz-fusion avvolgente e strepitosa.

Tony Momrelle

Tony Momrelle

La serata concluderà con il “nuovo Stevie Wonder” dei tempi moderni, l’intraprendente Momrelle, una voce eccezionale che i critici musicali considerano fra i più rappresentativi e migliori ‘songrwriter’ inglesi. Tony Momrelle è un cantante dotato di un’appassionante vena melodica soul e r&b, per ciò viene paragonato al re del timbro vocale rhythm and blues. Tutti lo conoscono come la voce storica maschile degli Incognito, il più importante gruppo di Acid Jazz internazionale e già protagonisti a Estival.

Insomma, un fine settimana che vi riporterà dentro la storia del jazz, completando l’estasi sonora con la meravigliosa veduta del lago luganese.

    09 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Acquaforte, bulino, puntasecca. Le “imprescindibili” carte di Rembrandt

Rembrandt - Acqueforti di Paesaggi - Museo Städel

Rembrandt – Acqueforti di Paesaggi – Museo Städel

Rembrandt è uno dei più grandi pittori della storia dell’arte europea. Nacque a Leida nel 1606 e dedicò una buona parte della sua produzione artistica all’incisione.

Il conus marmoreus di Rembrandt, 1650

Il conus marmoreus di Rembrandt, 1650

Le sue stampe costituiscono una produzione strettamente intrecciata con quella pittorica, tanto da poterle considerare imprescindibili per la comprensione della creatività del maestro. A seguito di continue revisioni del riconoscimento del suo corpus di stampe, oggi possiamo attribuire a Rembrandt circa 290 carte. La principale tecnica utilizzata fu l’acquaforte, che permette di disegnare direttamente sulla lastra in rame coperta da uno strato di vernice, in seguito sottoposta ad un bagno di acido che corrode solo le zone incise.

Rembrandt House Museum - Amsterdam - Pressa utilizzata da Rembrandt per incisioni e stampe

Rembrandt House Museum – Amsterdam – Pressa utilizzata da Rembrandt per incisioni e stampe

Attorno al 1628, una volta raggiunta l’abilità tecnica di realizzazione, il maestro iniziò un’attività di ricerca di nuove possibilità espressive. È così che in alcuni casi all’acquaforte venne affiancato il bulino, che permette di incidere direttamente la lastra creando linee di diversa intensità, come anche la puntasecca, che crea un solco sottilissimo alzando il metallo e creando delle cosiddette barbe, che una volta inchiostrate permettono la riproduzione di linee delicate e morbide. Egli passava infatti da semplici tratti abbozzati ad effetti di chiaroscuro quasi pittorico, che caratterizzavano le sue stampe.

 

Rembrandt van Rijn - Nudo femminile disteso - La negra sdraiata, 1658 - acquaforte con bulino e puntasecca su rame 80x157 mm - Casa Morandi Bologna

Rembrandt van Rijn – Nudo femminile disteso – La negra sdraiata, 1658 – acquaforte con bulino e puntasecca su rame 80×157 mm – Casa Morandi Bologna

La sua ricerca incessante incluse anche lo studio di particolari soluzioni nell’uso della morsura e delle inchiostrature. “Le virtù tecniche di Rembrandt – ci spiega Maria Pietrogiovanna – continuano a risultare sorprendenti, il maestro si avvale degli strumenti calcografici e li combina, piegandoli a fini espressivi del tutto inediti, il suo intervento nelle fasi di lavorazione della lastra è costante, come dimostrano gli studi condotti nelle matrici che ancora si conservano. L’intervento reiterato in fase di morsura gli consente di ottenere una varietà tonale stupefacente e perfetta specialmente per le ambientazioni drammatiche. Non meno importanti in quest’ottica diventano l’inchiostratura e la scelta della carta destinata all’impressione, che il maestro sceglieva appositamente per raggiungere tonalità calde o fredde secondo le esigenze del soggetto”.

    07 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

La stabilità fa della Svizzera un’ottima piazza

World Trade Center Lugano

World Trade Center Lugano

Dal confronto internazionale del «total tax rate» (TTR), ovvero del carico scale complessivo, emerge che la Svizzera ha un sistema scale che è costantemente molto competitivo rispetto ad altri Paesi altamente sviluppati. Il TTR misura l’ammontare di tutte le imposte e i contributi sociali obbligatori gravanti sulle imprese espresso in percentuale dei redditi commerciali. Per questo il mercato è favorevole, dato innanzitutto il tattico posizionamento della Svizzera al centro dell’Europa, favorito da infrastrutture all’avanguardia e collegamenti efficienti. Sul piano politico ed economico siamo davanti ad uno stato, secondo al mondo solo dopo Singapore che vanta una stabilità politica e una fiducia a livello internazionale, grazie all’economia liberale molto competitiva creata all’interno dei Cantoni ed alla riservatezza che la Confederazione ha sempre mostrato.

Switzerland corporate tax rate

Switzerland corporate tax rate

Non dimentichiamo inoltre che l’eccellente qualità della vita della popolazione svizzera è un assoluto vantaggio per qualunque sorta di collaborazione.

Insomma, il sistema svizzero riflette la condizione sociale del Paese, composto da 26 cantoni sovrani con circa 2’550 comuni indipendenti. In base alla Costituzione, a tutti i cantoni è data piena libertà tributaria, fatta eccezione per le imposte esplicitamente riservate alla Confederazione. In Svizzera, pertanto, l’imposizione si articola su due livelli, quello federale e quello cantonale/ comunale. Il sistema tributario svizzero non è interessante solamente per le persone giuridiche, ma anche per le persone fisiche perché consente loro di beneficiare di una fiscalità moderata a livello internazionale.

Vi darò alcune informazioni per ciò che concerne i trasporti di opere d’arte oltre i confini svizzeri. Negli ultimi anni è stata condotta una riforma del sistema dell’imposta sul reddito, che ha portato all’armonia degli aspetti formali delle varie legislazioni cantonali, come per quanto riguarda la determinazione del reddito imponibile, le deduzioni e le procedure di valutazione. Ogni cantone è ad ogni modo dotato di una grande autonomia per ciò che riguarda le imposizioni fiscali e specialmente delle aliquote.

Sunset at park st. Michael - Lugano

Sunset at park st. Michael – Lugano

Nel maggio del 2004 la Svizzera e l’Unione Europea («UE») hanno sottoscritto otto accordi bilaterali («Accordi bilaterali II»), che si sommano ai sette già esistenti («Accordi bilaterali I», in vigore dal 1° giugno 2002). Tra essi esiste una normativa di monitoraggio fiscale che impone per il trasporto di beni patrimoniali (come opere d’arte) dall’Europa alla Svizzera sono necessarie alcune procedure standard. Attraverso la compilazione del quadro RW, È il quadro della dichiarazione dei redditi del modello Unico; deve essere compilato dalle persone fisiche, enti non commerciali e società semplici residenti in Italia che al termine del periodo d’imposta detengono investimenti all’estero o attività estere di natura finanziaria, attraverso cui possono essere conseguiti redditi di fonte estera imponibili in Italia. Tutti i contribuenti esonerati dal monitoraggio fiscale sono comunque tenuti alla compilazione del quadro RW per il calcolo di IVIE e IVAFE, ove ne ricorrano i presupposti.

    05 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

I pastelli vivi di Rosalba Carriera. Morbidi, vellutati, vaporosi

Rosalba Carriera - Charles Antoine Coypel - 1742

Rosalba Carriera – Charles Antoine Coypel – 1742

Il pastello è un tipo di disegno eseguito con colori a forma di cannelli cilindrici, chiamati pastelli, che si ottengono impastando polveri colorate con acqua agglutinante grazie a delle leggere soluzioni di gomma arabica disciolte nella soluzione. L’impasto viene modellato e ridotto in bastoncini colorati che vengono poi lasciati essiccare prima dell’uso. I pastelli, che variano per durezza e qualità dovute alla composizione, possono essere impiegati su qualsiasi supporto che risulti abbastanza ruvido, in grado di trattenere il colore quando questo è sfregato sulla superficie. Generalmente si utilizza la carta e dalla sua consistenza dipende anche il risultato estetico dell’opera. Il colore si attacca direttamente al supporto per adesione, riempiendo i vuoti della grana della carta su cui si dipinge.

Caterina Sagredo Barbarigo - Rosalba Carriera

Caterina Sagredo Barbarigo – Rosalba Carriera

La stesura del pastello avviene, infatti, con leggera pressione della mano, ricorrendo talvolta all’uso diretto delle dita o di uno sfumino che consentono di raggiungere una maggiore fusione dei toni e più delicate gradazioni cromatiche, mentre i diversi impatti tonali di colore si ottengono direttamente per impasto. Questa tecnica richiede grande abilità e sicurezza nell’esecuzione: lascia, infatti, poco spazio a ripensamenti e ritocchi, poiché non è possibile ripassare più volte col colore sul lavoro già impostato.

A Young Lady With a Parrot by Rosalba Carriera, Pastel on blue laid paper, mounted on laminated paper board

Giovane donna con passerotto – Rosalba Carriera

La morbidezza dei toni, l’aspetto vellutato e vaporoso, gli effetti d’immediata rispondenza resero questa tecnica particolarmente apprezzata nel Rococò, e proprio a Rosalba Carriera e al suo atelier va il merito di aver coltivato e reso famoso l’uso del pastello impiegato nell’esecuzione dei ritratti, mezzo che consentiva, infatti, di rendere, con notevole efficacia e rapidità, i colori dell’incarnato, la lucentezza dei capelli, la raffinatezza delle stoffe delle vesti.

Ella fu una delle prime pittrici ad approcciare lo stile Rococò e gli audaci pastelli. Alla stessa pittrice si deve un affascinante scritto, che si conserva all’Archivio di Stato di Venezia (Brusatin 2005), intitolato “Maniere diverse per formare i colori nella Pittura”. Attraverso la lettura di questo interessante trattato, che si presenta sotto forma di un vero e proprio ricettario, veniamo a conoscere i segreti dell’artista sul modo di ottenere i colori della sua preziosa tavolozza e su come questi fossero poi utilizzati, con puntualità, nella realizzazione dei ritratti. Recenti acquisizioni fotografiche delle opere esposte intendono evidenziare la precisione della tecnica esecutiva, che rispecchia le indicazioni riportate nel manoscritto citato.

    04 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Extraordinary Visions. Al MAXXI straordinarie visioni fotografiche

Il degrado sociale ai margini delle periferie verrà documentato durante il progetto collettivo di alcuni fra i più grandi fotografi internazionali degli ultimi anni del Novecento, che incanteranno il pubblico fra realtà e utopia di una società per la quale forse c’è ancora poca speranza di emersione.

La mostra sarà suddivisa in 4 sezioni che spazieranno tra i video, le ricerche e le fotografie che daranno un ampio collegamento al tema tracciato dagli artisti. Un altro brillante progetto globale correlato è Inside Out, dello streetartist JR. L’idea alla base è quella di dare a tutti l’opportunità di condividere attraverso il personale ritratto, rigorosamente in bianco e nero, una storia, un pensiero, un contesto sociale all’oscuro, grazie alla partecipazione di un laboratorio organizzato assieme alla scuola Guido Alessi. Le installazioni saranno poste sulla facciata esterna della “Palazzina D”, nella corte del MAXXI.

The empty seats of the 21 ministers appointed by the new Prime Minister of Italy Enrico Letta are here before the swearing ceremony of their new government, supported by the so-called "Grand Coalition" between the right wing People of the Freedom (PdL) of Silvio Berlusconi, the centre-left Democratic Party, and the centric Civic Choice of former Prime Minister Mario Monti, who all have opposed each other during the campaign leading up to the February 2013 general elections, here at the Quirinale, the presidential palace, in Rome, Italy, on April 28th 2013. After a two-month long post-election deadlock the 87-years old President of the Republic Giorgio Napolitano, who was re-elected a week earlier on April 20th for a second term after 7 years in office, invited the vice-secretary of the Democratic Party Enrico Letta on April 24th to form a new government.

I posti vuoti dei 21 ministri nominati dal nuovo primo ministro d’Italia Enrico Letta qui prima della cerimonia di giuramento del nuovo governo , sostenuto dalla cosiddetta “grande coalizione” tra l’ala destra Popolo della Libertà ( PDL) di Silvio Berlusconi, il Partito democratico di centro-sinistra e la centrica Civico scelta dell’ex primo ministro Mario Monti, che tutti si sono opposti l’un l’altro durante la campagna che conduce fino alle elezioni generali febbraio 2013, qui al Quirinale , il palazzo presidenziale, in Roma, Italia , il 28 aprile del 2013. Dopo due mesi di lungo stallo post-elettorale l’87-enne Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che è stato rieletto il 20 aprile per un secondo mandato dopo 7 anni di carica, ha invitato il vicesegretario del Pd Enrico Letta il 24 aprile per formare un nuovo governo.

40 maestri della fotografia ci esporranno, in onore del 70° anniversario della Repubblica, i molteplici aspetti dell’Italia, per mezzo di 150 immagini ricche di contraddizioni e speranze, di condizioni sociali e di sentimenti, ricordandoci ancora una volta quanto non serva piangere per una strage di massa mentre non si è in grado di curarsi del singolo individuo.

EXTRAORDINARY VISIONS

Dal 5 luglio 2016 al 23 ottobre 2016

MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Roma, Via Guido Reni 4A

www.fondazionemaxxi.it

    03 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Massimo Dolcini e la grafica sociale. Un segno “grasso”

Dolcini Massimo - uomo con dondoloLa grande opera grafica di Massimo Dolcini arriva a Sondrio, dopo il successo dalla prima importante monografica dell’estate 2015 a Fano, la nuova mostra sarà inaugurata negli spazi espositivi di Palazzo Sertoli e del MVSA Museo Valtellinese di Storia e Arte. Massimo Dolcini è sicuramente un protagonista della storia della grafica e della comunicazione italiana, e con il suo lavoro uno dei più convinti promotori della “cittadinanza attiva”. Ogni cittadino nella sua visione societaria deve essere partecipe in prima persona dello sviluppo della comunità. Per poter essere protagonisti, e non solo spettatori passivi, la prima necessità, il primo passaggio, è l’essere informati di ciò che la Pubblica Amministrazione, nel suo caso principalmente il Comune, sta facendo. Dolcini, operando in un territorio all’epoca marginale come le Marche ebbe un ruolo da apripista per quella che sarebbe stata conosciuta come la “grafica di pubblica utilità”, ovvero la grafica al servizio degli utenti, dei cittadini.

Dolcini - Concerti delle ventuno

Dolcini – Concerti delle ventuno

«Il suo segno “grasso” procede per intuizioni che paiono semplici, ma che sono il risultato sintetico di scarti analitici fino ad arrivare al segno più elementare, che è anche il più narrativo e il più carico di memorie e “tradizioni” per ognuno di noi» scrive Italo Lupi sugli ultimi operati di Dolcini. «Lo spessore del suo segno prevale sulla tipografia e sul lettering; nei suoi manifesti i colori si inseguono pastosi per giocare su una nuova tavolozza: di lontano si sentono gli echi formali certo non più di Steiner, quanto forse di un Michele Provinciali con la sua eleganza parmigiana e una contemporanea padana solidità, terragna ed empirica».

Dopo gli studi al Corso Superiore di Arte Grafica di Urbino con Albe Steiner e Michele Provinciali, nel 1971 venne incaricato nella comunicazione presso il Comune di Pesaro, dove scelse la strada dell’approccio diretto, esplicativo, riconoscibile. Il suo obiettivo è di far comunicare le Istituzioni con i cittadini, coinvolgendoli nel processo di amministrazione de la res publica. Mediante i suoi inconfondibili manifesti, affissi quotidianamente sui muri pesaresi per oltre vent’anni, la cittadinanza veniva informata in modo universale di qualunque tipo di evento politico, culturale, urbanistico e sanitario.

Belle arti, “Idee Vuoto Potere PCI”, Massimo Dolcini.

Belle arti, “Idee Vuoto Potere PCI”, Massimo Dolcini.

La mostra è curata da Mario Piazza, con la direzione di Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra. Consente di spaziare nell’immaginario del grafico e capire in profondità il suo pensiero e la sua opera. L’esposizione presenterà Dolcini nei suoi molteplici volti: grafico, progettista, fotografo, disegnatore, ceramista, imprenditore, didatta, gastronomo, operatore culturale, manager, appassionato uomo civile e artista. Non volendo tralasciare gli aspetti di vita personale dell’artista saranno esposti disegni, fotografie, sculture e documenti di altro genere, fra cui dei taccuini che lui stesso disegnava per le figlie, pubblicati per la prima volta da Corraini Edizioni.

In quegli anni lui si sentiva un “grafico condotto”, vedendosi come operatore impegnato nel progetto sociale in cui incanalare tutto il suo talento. Nate per Pesaro e i pesaresi, le sue campagne di pubblica utilità diventano presto un vero punto di riferimento per la grafica in Italia, stimolando un dibattito di respiro nazionale sulla progettazione dell’immagine pubblica e facendo conoscere il lavoro di Dolcini e del suo studio Fuorischema a livello internazionale. Come il critico statunitense Richard Sennett commentò, “le capacità dell’artigiano di scavare in profondità si situano al polo opposto di una società moderna che preferisce la superficialità, la formazione veloce. [..] Il fatto di imparare a svolgere bene un lavoro mette gli individui in grado di governarsi e dunque di diventare bravi cittadini. Il lavoro ben fatto è quindi anche un modello di cittadinanza consapevole. L’attitudine al fare, comune a tutti gli uomini, insegna a governare noi stessi e a entrare in relazione con altri cittadini su questo terreno comune.” Pensiero che Dolcini avrebbe assolutamente sottoscritto e approvato.

Massimo Dolcini - Carnet di viaggio - 1000x600

Massimo Dolcini – Carnet di viaggio

MASSIMO DOLCINI – Grafica per una cittadinanza consapevole

Ingresso libero

info per il pubblico su www.creval.it

Sedi Galleria Credito Valtellinese

Piazza Quadrivio, 8 – Sondrio

MVSA, Palazzo Sassi de’ Lavizzari

Via M. Quadrio, 27 – Sondrio

Durata 15 luglio – 7 ottobre 2016 presso Sondrio

Inaugurazione giovedì 14 luglio 2016, ore 18.30

Sala dei Balli – Palazzo Sortoli

    02 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

“Ladies and Gentleman”, the winner is Andy Warhol

Nel monumentale castello Carlo V di Lecce è aperta fino al 20 novembre 2016, la mostra Andy Warhol – Ladies vs Gentleman, con gli scatti di Maria Mulas, con  72 opere di Andy Warhol e 12 fotografie di Maria Mulas, curate dalla galleria Spirale Milano e lo storico dell’arte Lorenzo Madaro.

Gabriel Cohen - Unique acetate by Andy Warhol 31x25 cm - 1974

Gabriel Cohen – Unique acetate by Andy Warhol 31×25 cm, 1974

L’iter espositivo è strutturato in modo da offrire al pubblico la possibilità di ripercorrere e approfondire alcuni momenti salienti della vita e della carriera artistica di Andy Warhol (Pittsburgh 1928 – New York 1987) nel suo ciclo Ladies and Gentleman, la stessa mostra che inaugurò nell’autunno del 1975 per la prima volta a Ferrara: dieci serigrafie del 1975 che ritraggono le drag queen afroamericane del club newyorkese The Gilden Grape, con importantissimi acetati dedicati alla serie, da polaroid ad opere uniche su carta. Si prosegue con due sezioni significative che accolgono immagini maschili e femminili (Marilyn, Mao, Keith Haring) realizzate negli anni dal genio della Pop Art americana, tra le quali possiamo con gusto ammirarne una parte fra le più note e riconosciute, entrate a far parte dell’immaginario collettivo della contemporaneità.

Unique Acetate Photograph for ladies and gentleman series by Andy Warhol cm 41,5x28 - 1975

Unique Acetate Photograph for ladies and gentleman series by Andy Warhol cm 41,5×28 – 1975

Affiancano il percorso principale una serie di ritratti dell’artista realizzati da Maria Mulas nel 1987, un’opera dedicata da Warhol a Maria Mulas e un video. Gli scatti della grande fotografa italiana (Manerba del Garda, Brescia, 1935), opere uniche trasfigurate con cromie “alla Warhol” costituiscono una preziosa testimonianza dell’ultima esposizione – in occasione della presentazione a Milano del progetto “L’ultima cena”, rivisitazione in chiave pop del celebre capolavoro leonardesco – di Andy Warhol, a un mese dalla sua morte. Completa l’esposizione il video Factory Diares, realizzato nel maggio 1982 da Andy Warhol e Peter Wise che, con un girato grezzamente privo di regia, documenta un viaggio nel Massachusetts tra amici all’insegna della spensierata allegria, da New York a Cape Cod.

Bob Colacello - unique acetate by Andy Warhol 38x26,5cm - 1974

Viaggio che allentò i pensieri dell’artista riguardo all’inatteso attacco frontale ricevuto dall’autorevole critica di Robert Hughes solo tre mesi prima, quale sul «New Review of Books» lo aveva ritratto come l’uomo nero della cultura americana, mettendo in dubbio la sua arte, stroncando il suo Ten Portraits of Jews fo The Twentieth Century, rimproverando alla rivista «Interview» la simpatia nei confronti dei reali persiani e della Casa Bianca di Reagan.

Warhol conservò l’articolo in uno dei suoi 34 album di ritagli di giornali, attraverso i quali fin dai primi anni sessanta seguiva ossessivamente l’affermarsi della propria carriera. Come egli negli anni settanta affermava: «Non fate caso a ciò che scrivono su di voi. Limitatevi a misurarlo in centimetri». La manifestazione è promossa e organizzata con il patrocinio dell’Ufficio Cultura del Comune di Lecce, produzione RTI Theutra, Oasimed e Novamusa; in mostra sarà possibile richiedere il catalogo.

La mostra durerà fino a domenica 20 novembre 2016 presso il Castello Carlo V di Lecce

Per info: +39 0832 246517

    02 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

La solida ascesa di Picasso, carte da milioni di dollari

Picasso - Women at the Seashore 1932

Picasso – Women at the Seashore 1932

Bisogna premettere che è molto difficile generalizzare l’opera di Picasso, perché è stato una personalità artistica multiforme. Ha attraversato quasi un secolo cambiando se stesso, il suo stile e le tecniche, intersecandoli e dimostrando padronanza e sperimentazione al tempo stesso. All’interno di ogni fase ci sono poi diversi momenti che moltiplicano le possibilità di acquisto.

PICASSO - Lithographie - Le goût du bonheur

PICASSO – Lithographie – Le goût du bonheur

Le opere delle prime fasi, del periodo blu, rosa e cubista, sono più rare sul mercato, anche perché sono state fasi produttive più brevi, e sono in gran parte già musealizzate. Sono pochissimi i capolavori attualmente in mani private. Molto richieste e molto rare sono anche le opere degli anni ’30, gli anni di Marie-Thérèse e Dora Maar. Le opere dagli anni ’50 in poi sono attualmente molto in auge per via di una serie di congiunture che hanno portato alla riscoperta del tardo Picasso, sia dal punto di vista storico-artistico che del mercato. È il periodo in cui Picasso si sente invecchiare, in cui è più vicino all’opera di Matisse, dell’esplosione del colore.

Open Culture digs up the postcards Picasso illustrated and sent to Jean Cocteau, Apollinarie and Gertrude Stein.

Open Culture ci propone la cartolina che Picasso spedì a Jean Cocteau, Apollinarie e Gertrude Stein.

Sicuramente il mondo della carta è un ambito in cui Picasso si è rivelato ancora una volta un maestro per la forza d’innovazione tecnica: qui si possono comprare anche per poche migliaia di dollari delle litografie significative. Guardando anche alle opere uniche, ci sono lavori che partono da 10mila dollari fino ad arrivare a milioni di dollari. Un disegno preparatorio per “Les Demoiselles d’Avignon” vale intorno ai 5-6 milioni di dollari. Si possono fare degli investimenti straordinari, sensati e accessibili, è una curva che è salita in modo solido.

Disegno preparatorio a Guernica - Pablo Picasso

Disegno preparatorio a Guernica – Pablo Picasso

L’andamento del mercato di Picasso in generale è in ascesa costante. Economisti d’arte hanno personalmente osservato negli ultimi dieci anni che chi ha comprato un’opera per esempio nel 1998-99 ha visto i prezzi salire 4, 5 o 6 volte fino a oggi. È un mercato che ha seguito una curva solida. I picchi sono stati nel 1997 con la vendita della Collezione Ganz che ha ottenuto risultati straordinari, nel 2004 con la vendita di “Garcon a La Pipe” e nel 2006 con “Dora Maar au Chat”.

    30 Jun 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Orazio Gentileschi a quota 650.000 CHF

Orazio Lomi Gentileschi (1563-1639) è stato un pittore italiano. Nato in Toscana, iniziò la sua carriera a Roma, dipingendo in stile manierista; gran parte delle sue opere sono costituite da pittura, e le figure sono all’interno di schemi decorativi di altri artisti. Dopo il 1600 si è lasciato trasportare sotto l’influenza dello stile più naturalistico di Caravaggio. Ha ricevuto importanti commissioni a Fabriano e a Genova prima di trasferirsi a Parigi alla Corte di Maria de Medici. Trascorse l’ultima parte della sua vita presso la Corte di Carlo I d’Inghilterra. Egli fu il padre del pittore Artemisia Gentileschi.

"Danae" - Orazio Gentileschi

“Danae” – Orazio Gentileschi

Gran parte del lavoro di Gentileschi a Roma è stato collaborativo nell’ambito della natura. Ha dipinto le figure per i paesaggi di Agostino Tassi nel Palazzo Rospigliosi e probabilmente nella sala grande del Palazzo del Quirinale, anche se alcune autorità attribuiscono le figure a Giovanni Lanfranco. Ha lavorato anche nelle chiese di Santa Maria Maggiore, San Nicola in Carcere, Santa Maria della Pace e San Giovanni in Laterano.

Negli ultimi mesi, i mercati hanno registrato la presenza nelle aste di arte di due importanti opere di Orazio Gentileschi.
Il primo è la grande pittura di “Danae”, considerato uno dei capolavori dell’italiano master, misurazione 161,3 x 226,7cm, venduto il 28 gennaio 2016, presso Finarte di New York ad un museo pubblico per l’importo di euro 24,837.300.

Annunciazione - O. Gentileschi

Annunciazione – O. Gentileschi

Il secondo è l'”Annunciazione”, olio su alabastro, 50×39 cm, che è stato venduto al prezzo di 650.000 franchi svizzeri dalla casa d’aste Schuler, a Zurigo e acquistato, queste sono le voci, da una galleria d’arte. Il dipinto, che era stimato da 180.000 a 270.000 franchi, era stato promosso come immagine di copertina all’asta del 18 marzo 2016.
La camera di asta era piena di mercanti d’arte e collezionisti che hanno spinto verso l’alto il tasso del capolavoro, che istituisce un nuovo prezzo record per un’inedito lavoro di Orazio Gentileschi che chiaramente mostra le rotture nel prezioso supporto di alabastro.

    30 Jun 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto
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