Caricature a cavallo tra otto e novecento

Caricature: la vena satirica e lo sberleffo tra maestri del disegno

A cura di Massimo Pulini

GIUSEPPE PALANTIAssieme alla preziosa mostra di ritratti, della collezione Baratti, è esposta anche una selezione di caricature disegnate, proveniente dallo stesso circolo degli Artisti e della Patriottica milanese, che restituisce una diversa intonazione dello stesso ambiente artistico lombardo tra Otto e Novecento.
Nella maggior parte dei casi sono gli stessi autori a passare dal serio al faceto e, dopo essersi ritratti in posa ufficiale, si divertivano a sbeffeggiarsi a vicenda.
Palanti, Morelli, Martinenghi o Bettinelli si cimentano, con piglio e sincerità, nel rito goliardico della caricatura. Altri iscritti al circolo o le fedeli modelle ne fanno le spese, venendo trasformati in macchietta, vedendosi ridotti a una forma geometrica o finendo nella lente deformante delle mani più veloci e sarcastiche della città meneghina.
L’eccezionale collezione di fogli della raccolta Baratti fa comprendere la grande modernità di questi autori, abili spadaccini della penna e impietosi pugili del carbone, ed è proprio il terreno disinibito dell’ironia a restituirci la temperie vivace e fertile che si doveva vivere in quel luogo, in quel cenacolo di ingegni.

  midip   21 Jul 2016   Eventi, Mostre collaterali   0 Comment Leggi tutto

I ritratti di palazzo Belgioioso

Quando gli artisti dipingono gli artisti – palazzo Belgioioso

A cura di Massimo Pulini

GIUSEPPE BERTINIPalazzo Belgioioso, a Milano e nella stagione risorgimentale, ospitava un cenacolo di artisti che,  per proprio statuto aggiungeva alle pareti, il ritratto di ogni nuovo iscritto al circolo della patriottica. Artisti che ritraevano altri artisti dunque, che facevano da specchio nobile ad amici in posa. Il piglio, l’espressione pensante, il taglio della capigliatura, la cura dei baffi o della barba, il colletto inamidato e la vivezza delle pupille, fanno di questi volti un distillato dei singoli caratteri, ma nell’insieme un repertorio acuto e puntuale del senso morale e politico di alcune generazioni di italiani.
Questa serie di visi nitidi e sereni, colti nella dimensione feriale di una serata passata a discutere, con un bicchiere a portata di mano e il sigaro che forse li attendeva fumante nel posacenere, ai miei occhi significano molto di più degli stipati dipinti dalla tematica storica, che interpretano episodi del risorgimento nazionale, che dispiegano in immagine la retorica sociale del tempo.
Con una straordinaria sintesi espressiva, colta nella sobrietà di un unico strumento d’indagine costituito da una matita nera, da un gessetto bianco per i punti di massima luce, col semplice supporto di un foglio di carta color pastello e con la dovizia di uno sguardo attento e misurato, si svolge la disciplina elegante di questi ritratti lombardi. Una eleganza che dall’aristocrazia intellettuale si declina verso i connotati dell’incipiente mondo borghese, quasi senza soluzione di continuità. Tutto questo assume qualcosa di filmico, nel suo insieme.
Si forma una specie di documentario che mette in sequenza le fisionomie e i pensieri, le attitudini e il temperamento di una schiera di pittori e di scultori che hanno segnato il gusto e il costume di una capitale culturale e politica tra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo.

  midip   21 Jul 2016   Eventi, Mostre collaterali   0 Comment Leggi tutto
Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this