Extraordinary Visions. Al MAXXI straordinarie visioni fotografiche

Il degrado sociale ai margini delle periferie verrà documentato durante il progetto collettivo di alcuni fra i più grandi fotografi internazionali degli ultimi anni del Novecento, che incanteranno il pubblico fra realtà e utopia di una società per la quale forse c’è ancora poca speranza di emersione.

La mostra sarà suddivisa in 4 sezioni che spazieranno tra i video, le ricerche e le fotografie che daranno un ampio collegamento al tema tracciato dagli artisti. Un altro brillante progetto globale correlato è Inside Out, dello streetartist JR. L’idea alla base è quella di dare a tutti l’opportunità di condividere attraverso il personale ritratto, rigorosamente in bianco e nero, una storia, un pensiero, un contesto sociale all’oscuro, grazie alla partecipazione di un laboratorio organizzato assieme alla scuola Guido Alessi. Le installazioni saranno poste sulla facciata esterna della “Palazzina D”, nella corte del MAXXI.

The empty seats of the 21 ministers appointed by the new Prime Minister of Italy Enrico Letta are here before the swearing ceremony of their new government, supported by the so-called "Grand Coalition" between the right wing People of the Freedom (PdL) of Silvio Berlusconi, the centre-left Democratic Party, and the centric Civic Choice of former Prime Minister Mario Monti, who all have opposed each other during the campaign leading up to the February 2013 general elections, here at the Quirinale, the presidential palace, in Rome, Italy, on April 28th 2013. After a two-month long post-election deadlock the 87-years old President of the Republic Giorgio Napolitano, who was re-elected a week earlier on April 20th for a second term after 7 years in office, invited the vice-secretary of the Democratic Party Enrico Letta on April 24th to form a new government.

I posti vuoti dei 21 ministri nominati dal nuovo primo ministro d’Italia Enrico Letta qui prima della cerimonia di giuramento del nuovo governo , sostenuto dalla cosiddetta “grande coalizione” tra l’ala destra Popolo della Libertà ( PDL) di Silvio Berlusconi, il Partito democratico di centro-sinistra e la centrica Civico scelta dell’ex primo ministro Mario Monti, che tutti si sono opposti l’un l’altro durante la campagna che conduce fino alle elezioni generali febbraio 2013, qui al Quirinale , il palazzo presidenziale, in Roma, Italia , il 28 aprile del 2013. Dopo due mesi di lungo stallo post-elettorale l’87-enne Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che è stato rieletto il 20 aprile per un secondo mandato dopo 7 anni di carica, ha invitato il vicesegretario del Pd Enrico Letta il 24 aprile per formare un nuovo governo.

40 maestri della fotografia ci esporranno, in onore del 70° anniversario della Repubblica, i molteplici aspetti dell’Italia, per mezzo di 150 immagini ricche di contraddizioni e speranze, di condizioni sociali e di sentimenti, ricordandoci ancora una volta quanto non serva piangere per una strage di massa mentre non si è in grado di curarsi del singolo individuo.

EXTRAORDINARY VISIONS

Dal 5 luglio 2016 al 23 ottobre 2016

MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo

Roma, Via Guido Reni 4A

www.fondazionemaxxi.it

    03 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Massimo Dolcini e la grafica sociale. Un segno “grasso”

Dolcini Massimo - uomo con dondoloLa grande opera grafica di Massimo Dolcini arriva a Sondrio, dopo il successo dalla prima importante monografica dell’estate 2015 a Fano, la nuova mostra sarà inaugurata negli spazi espositivi di Palazzo Sertoli e del MVSA Museo Valtellinese di Storia e Arte. Massimo Dolcini è sicuramente un protagonista della storia della grafica e della comunicazione italiana, e con il suo lavoro uno dei più convinti promotori della “cittadinanza attiva”. Ogni cittadino nella sua visione societaria deve essere partecipe in prima persona dello sviluppo della comunità. Per poter essere protagonisti, e non solo spettatori passivi, la prima necessità, il primo passaggio, è l’essere informati di ciò che la Pubblica Amministrazione, nel suo caso principalmente il Comune, sta facendo. Dolcini, operando in un territorio all’epoca marginale come le Marche ebbe un ruolo da apripista per quella che sarebbe stata conosciuta come la “grafica di pubblica utilità”, ovvero la grafica al servizio degli utenti, dei cittadini.

Dolcini - Concerti delle ventuno

Dolcini – Concerti delle ventuno

«Il suo segno “grasso” procede per intuizioni che paiono semplici, ma che sono il risultato sintetico di scarti analitici fino ad arrivare al segno più elementare, che è anche il più narrativo e il più carico di memorie e “tradizioni” per ognuno di noi» scrive Italo Lupi sugli ultimi operati di Dolcini. «Lo spessore del suo segno prevale sulla tipografia e sul lettering; nei suoi manifesti i colori si inseguono pastosi per giocare su una nuova tavolozza: di lontano si sentono gli echi formali certo non più di Steiner, quanto forse di un Michele Provinciali con la sua eleganza parmigiana e una contemporanea padana solidità, terragna ed empirica».

Dopo gli studi al Corso Superiore di Arte Grafica di Urbino con Albe Steiner e Michele Provinciali, nel 1971 venne incaricato nella comunicazione presso il Comune di Pesaro, dove scelse la strada dell’approccio diretto, esplicativo, riconoscibile. Il suo obiettivo è di far comunicare le Istituzioni con i cittadini, coinvolgendoli nel processo di amministrazione de la res publica. Mediante i suoi inconfondibili manifesti, affissi quotidianamente sui muri pesaresi per oltre vent’anni, la cittadinanza veniva informata in modo universale di qualunque tipo di evento politico, culturale, urbanistico e sanitario.

Belle arti, “Idee Vuoto Potere PCI”, Massimo Dolcini.

Belle arti, “Idee Vuoto Potere PCI”, Massimo Dolcini.

La mostra è curata da Mario Piazza, con la direzione di Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra. Consente di spaziare nell’immaginario del grafico e capire in profondità il suo pensiero e la sua opera. L’esposizione presenterà Dolcini nei suoi molteplici volti: grafico, progettista, fotografo, disegnatore, ceramista, imprenditore, didatta, gastronomo, operatore culturale, manager, appassionato uomo civile e artista. Non volendo tralasciare gli aspetti di vita personale dell’artista saranno esposti disegni, fotografie, sculture e documenti di altro genere, fra cui dei taccuini che lui stesso disegnava per le figlie, pubblicati per la prima volta da Corraini Edizioni.

In quegli anni lui si sentiva un “grafico condotto”, vedendosi come operatore impegnato nel progetto sociale in cui incanalare tutto il suo talento. Nate per Pesaro e i pesaresi, le sue campagne di pubblica utilità diventano presto un vero punto di riferimento per la grafica in Italia, stimolando un dibattito di respiro nazionale sulla progettazione dell’immagine pubblica e facendo conoscere il lavoro di Dolcini e del suo studio Fuorischema a livello internazionale. Come il critico statunitense Richard Sennett commentò, “le capacità dell’artigiano di scavare in profondità si situano al polo opposto di una società moderna che preferisce la superficialità, la formazione veloce. [..] Il fatto di imparare a svolgere bene un lavoro mette gli individui in grado di governarsi e dunque di diventare bravi cittadini. Il lavoro ben fatto è quindi anche un modello di cittadinanza consapevole. L’attitudine al fare, comune a tutti gli uomini, insegna a governare noi stessi e a entrare in relazione con altri cittadini su questo terreno comune.” Pensiero che Dolcini avrebbe assolutamente sottoscritto e approvato.

Massimo Dolcini - Carnet di viaggio - 1000x600

Massimo Dolcini – Carnet di viaggio

MASSIMO DOLCINI – Grafica per una cittadinanza consapevole

Ingresso libero

info per il pubblico su www.creval.it

Sedi Galleria Credito Valtellinese

Piazza Quadrivio, 8 – Sondrio

MVSA, Palazzo Sassi de’ Lavizzari

Via M. Quadrio, 27 – Sondrio

Durata 15 luglio – 7 ottobre 2016 presso Sondrio

Inaugurazione giovedì 14 luglio 2016, ore 18.30

Sala dei Balli – Palazzo Sortoli

    02 Jul 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Orazio Gentileschi a quota 650.000 CHF

Orazio Lomi Gentileschi (1563-1639) è stato un pittore italiano. Nato in Toscana, iniziò la sua carriera a Roma, dipingendo in stile manierista; gran parte delle sue opere sono costituite da pittura, e le figure sono all’interno di schemi decorativi di altri artisti. Dopo il 1600 si è lasciato trasportare sotto l’influenza dello stile più naturalistico di Caravaggio. Ha ricevuto importanti commissioni a Fabriano e a Genova prima di trasferirsi a Parigi alla Corte di Maria de Medici. Trascorse l’ultima parte della sua vita presso la Corte di Carlo I d’Inghilterra. Egli fu il padre del pittore Artemisia Gentileschi.

"Danae" - Orazio Gentileschi

“Danae” – Orazio Gentileschi

Gran parte del lavoro di Gentileschi a Roma è stato collaborativo nell’ambito della natura. Ha dipinto le figure per i paesaggi di Agostino Tassi nel Palazzo Rospigliosi e probabilmente nella sala grande del Palazzo del Quirinale, anche se alcune autorità attribuiscono le figure a Giovanni Lanfranco. Ha lavorato anche nelle chiese di Santa Maria Maggiore, San Nicola in Carcere, Santa Maria della Pace e San Giovanni in Laterano.

Negli ultimi mesi, i mercati hanno registrato la presenza nelle aste di arte di due importanti opere di Orazio Gentileschi.
Il primo è la grande pittura di “Danae”, considerato uno dei capolavori dell’italiano master, misurazione 161,3 x 226,7cm, venduto il 28 gennaio 2016, presso Finarte di New York ad un museo pubblico per l’importo di euro 24,837.300.

Annunciazione - O. Gentileschi

Annunciazione – O. Gentileschi

Il secondo è l'”Annunciazione”, olio su alabastro, 50×39 cm, che è stato venduto al prezzo di 650.000 franchi svizzeri dalla casa d’aste Schuler, a Zurigo e acquistato, queste sono le voci, da una galleria d’arte. Il dipinto, che era stimato da 180.000 a 270.000 franchi, era stato promosso come immagine di copertina all’asta del 18 marzo 2016.
La camera di asta era piena di mercanti d’arte e collezionisti che hanno spinto verso l’alto il tasso del capolavoro, che istituisce un nuovo prezzo record per un’inedito lavoro di Orazio Gentileschi che chiaramente mostra le rotture nel prezioso supporto di alabastro.

    30 Jun 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Tre secoli di collezioni su carta in asta da Sotheby’s

Stefano della Bella FLORENCE 1610 - 1664 RECTO: CARICATURE: A NIGHT WATCH; VERSO: THREE DWARFS IN CONVERSATION Pen and brown ink and grey wash, over black chalk (recto); Black chalk (verso); bears old attribution, in red chalk, verso: S. Della Bella 160 by 270 mm

Stefano della Bella
FLORENCE 1610 – 1664
RECTO: CARICATURE: A NIGHT WATCH; VERSO: THREE DWARFS IN CONVERSATION
Pen and brown ink and grey wash, over black chalk (recto);
Black chalk (verso);
bears old attribution, in red chalk, verso: S. Della Bella
160 by 270 mm Asta

Il 5 e 6 luglio 2016 la casa d’ asta Sotheby’s propone due lotti di disegni facenti parte della grande collezione dello studioso Paul Adolphus Oppè. Egli ha condotto lo studio dei disegni britannici come una ricerca scientifica. Era uno dei pochi primi collezionisti in Inghilterra di opere su carta nel corso del primo quarto del XX secolo, incluso Laurence Binyon, Randall Davis ( 1866-1946 ) e Thomas Girtin ( 1874-1961 ).

Jacopo Negretti, called Palma Il Giovane VENICE CIRCA 1548 - 1628 JUNO Pen and brown ink and wash, heightened with white, over black chalk, squared for transfer in black chalk; inscribed, centre right: Lumi(?) and bears old attribution, lower right: Palma; bears Sagredo numbering (L.2103a) on the mount in pen and brown ink, recto: G.P. no. 180. and verso: G.P. no: 298

Jacopo Negretti, called Palma Il Giovane
VENICE CIRCA 1548 – 1628
JUNO
Pen and brown ink and wash, heightened with white, over black chalk, squared for transfer in black chalk;
inscribed, centre right: Lumi(?) and bears old attribution, lower right: Palma;
bears Sagredo numbering (L.2103a) on the mount in pen and brown ink, recto: G.P. no. 180. and verso: G.P. no: 298

Paul Oppè fu un collezionista di disegni e studioso . Era il figlio di Siegmund Armin Oppé e Pauline Jaffé . Ha frequentato la St. Andrews University e il New College di Oxford, dove si è specializzato in old masters. Dopo la laurea, è stato nominato assistente di un professore di greco nel 1902 a St. Andrews , avanzando a docente nel 1904 e docente di storia antica presso l’Università di Edimburgo . Nel 1904 ha iniziato la raccolta di disegni, a cominciare da J. S. Cotman venduta a lui da Herbert Horne. Questo è cresciuto dopo il suo matrimonio in una vasta collezione opere su carta che includevano fra’ Bartolomeo, Giovanni da Udine, Barocci, Veronese,  Poussin, e Claude Lorrain.

Agostino Carracci BOLOGNA 1557 - 1602 PARMA DESIGN FOR A FAN WITH OSTRICH FEATHERS AND A MEDALLION WITH A PORTRAIT OF A WOMAN - Pen and brown ink over red chalk

Agostino Carracci
BOLOGNA 1557 – 1602 PARMA
DESIGN FOR A FAN WITH OSTRICH FEATHERS AND A MEDALLION WITH A PORTRAIT OF A WOMAN – Pen and brown ink over red chalk

La prima sessione (lotti 1-154 ) sarà costituita dall’ultima parte restante della famosa collezione assemblata nella prima metà del 20 ° secolo. La più grande sezione britannica della collezione Oppé fu acquistata dalla London Tate Gallery qualche anno fa, ma la famiglia ha mantenuto una selezione dei loro antichi maestri continentali preferiti, tra cui un magico, minimalista paesaggio romano di Claude Lorrain, un importante foglio di studio di Paolo Veronese per uno dei suoi incarichi più significativi, e altri eccezionali disegni di diversi artisti come Watteau, Carracci, Tiepolo e Guercino. Caricatura e satira sono stati temi molto cari ad Oppè, e la vendita include importanti caricature, come  Agostino Carracci, e una splendida serie di rappresentazioni vivaci di Stefano della Bella con alcuni nani che trascorrono il loro tempo in vari modi.

Sir Peter Lely SOEST 1618 - 1680 LONDON PORTRAIT OF THE ARTIST’S SON, JOHN LELY (1668-1728) Black and coloured chalks, heightened with white

Sir Peter Lely
SOEST 1618 – 1680 LONDON
PORTRAIT OF THE ARTIST’S SON, JOHN LELY (1668-1728)
Black and coloured chalks, heightened with white

Nella seconda sessione della vendita i punti salienti sono incentrati su cinque secoli di arte europea, a partire dai disegni di Peter Lely, tra cui uno degli unici due autoritratti esistenti e documentati della sua produzione, assieme ai ritratti di moglie e figlio che sorprendentemente sono rimasti in possesso della famiglia per più di tre secoli. In consegna di vendita c’è anche uno splendido ritratto di Ingres del giovane John William Montagu, forse il più bello fra tutta la serie dei suoi ritratti.

Andando indietro nel tempo abbiamo in asta una serie di opere del XIV secolo quali disegni fiorentini, che raramente si trovano in asta, o un capolavoro fiammingo del grande Stradano, commissionatogli dalla casata Da Medici da Cosimo nel 1563, per decorare la sala Grande di Palazzo Vecchio.

Relativi al XVII secolo saranno disponibili una serie di disegni del Guercino, con i primi studi effettuati per la costruzione dei primi affreschi della Cattedrale di Piacenza. Del XVIII secolo c’è un’interessante raffigurazione di Fragonard della sua visione in merito a “L’ispirazione dell’artista”, e infine all’interno della selezione britannica possiamo trovare dei favolosi disegni di Thomas Girtin e sette eccellenti acquerelli di JMW Turner che illustrano tutta la sua carriera. Durante l’ asta prevista per il 5 luglio verrà proposta solamente la selezione della Sessione 2.

Giovanni Domenico Tiepolo VENICE 1727 – 1804 A CENTAUR AND SATYR ON A ROAD, WITH TWO NYMPHS BEING ABDUCTED Pen and brown ink and wash, over traces of black chalk; bears numbering, upper left: 117 184 by 267 mm

    28 Jun 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

L’avanguardia surrealista di Escher a Palazzo Reale

Escher - Rebus 10

Escher – Rebus 10

Le opere grafiche di Escher sono celebri per l’uso fantasmagorico degli effetti ottici. Il campionario sviluppato da lui contempla le sorprese più spettacolari che vanno da illusionistici paesaggi, prospettive invertite, costruzioni geometriche minuziosamente disegnate e altro ancora, frutto della sua inesauribile vena fantastica, che incantano e sconcertano dando un ordinato appagamento alla vista. Nelle opere di Escher l’ambiguità visiva diventa ambiguità di significato, con la conseguenza che i concetti di positivo e negativo, corretto e scorretto sono intercambiabili. Traspaiono dall’opera e dalle invenzioni di questo artista i suoi molteplici interessi e le variegate fonti di ispirazione, dalla psicologia alla matematica, dalla poesia alla fantascienza.

Escher - Mobius Strip II

Escher – Mobius Strip II

Tra i suoi più grandi estimatori non c’erano però solo critici, artisti e appassionati d’arte, ma anche logici, fisici e matematici che vedevano nelle sue opere la rappresentazione di importanti principi della matematica e della geometria. Un risultato straordinario se si considera che Escher non era andato oltre l’istruzione matematica formale della scuola secondaria. Le implicazioni logiche, matematiche, geometriche e fisiche sono piuttosto variegate nel suo operato, basti osservare le mani che si disegnano, o i processi ricorsivi, quali l’Effetto Droste collegato a particolari montaggi di rotazione del piano, a volte collegate a questioni topologiche come la percorrenza di una superficie bidimensionale che si estende in uno spazio tridimensionale come il Nastro di Mobius. L’infinito derivante da un sentimento che va ad associarsi con le questioni matematiche, antecedenti alle geometrie frattali a sviluppo infinito, od il moto perpetuo e ancora i dischi di Poincarè. Escher spazia dimensionalmente con la fantasia, riesce a creare piani diversi che si incontrano, come in “rettili”, dove piccoli animali preistorici escono dal mondo bidimensionale di un libro, per poi farvi ritorno.

Escher - Rettili - Mott The Hoople (1969)

Escher – Rettili – Mott The Hoople (1969)

Prendendo avvio dalle radici Liberty della sua produzione, la mostra di Milano si sofferma sulle varie tappe della cultura figurativa, navigando gli aspetti impossibili delle sue bizzarre opere, ispirate alle architetture moresche e italiane e allo stesso tempo debitrici alla scienza e alla matematica ma specialmente alle avanguardie storiche europee a lui contemporanee. Con un’esposizione di oltre 200 opere, la mostra di Escher a Milano si profila come una delle mostre monografiche più complete e intriganti della stagione culturale milanese, con importanti prestiti e capolavori che ben illustrano il successo internazionale di Escher e della sua grafica.

ESCHER a Palazzo Reale dal 24.06.2016 al 22.01.2017

per info e costi visita palazzorealemilano.it

 

    27 Jun 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

L’arte della bella scrittura – a Chiasso con Simonetta Ferrante

The fields in view, Scotland, 2014 libro d'artista in scatola 22x22x4,5 cm Guarda la gallery

La mostra al m.a.x. museo di Chiasso inaugurata il 21 maggio 2016 si inserisce nel filone della “grafica contemporanea”, ed è dedicata quest’anno a Simonetta Ferrante (1930), artista attiva da ben sessanta anni, che ha saputo distinguersi per un singolare percorso costantemente volto alla ricerca della memoria del visibile.
E’ questa la prima antologica dedicata a Simonetta Ferrante, che fin da giovane si intrattiene rapporti di lavoro e amicizia con i principali esponenti del circolo internazionale di grafici, designer e fotografi. La mostra affronta tutto il suo elaborato percorso: dai primi anni della formazione sino al 2016, mettendo in luce e a confronto il doppio background fra grafica, design, arte e calligrafia e andando a scoprire le tappe della sua ricerca in tutte le sue diverse tecniche e fasi.

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Simonetta Ferrante iniziò la sua attività in graphic design presso Max Huber e Pier Giacomo Castiglioni, poi frequentò su consiglio di Giovanni Pintori la Central School of Arts and Crafts di Londra, lavorando con Bob Noorda, poi con Bruno Munari, collaborando con Giovanna Graf e Carlo Pollastrini per i Supermercati Esselunga, Galgano, Fotorex, Elettrocarbonium, 3M-Minnesota, Mondadori, Rizzoli e DataControl.
Si dedicò in seguito all’incisione, alla pittura, al collage, ai libri d’artista, alle installazioni, e subì in particolare il fascino dell’arte calligrafica.

Simonetta Ferrante

Questi disparati ambiti sono collegati da uno scopo poetico artistico diretti allo studio del segno, del colore, del ritmo e della scrittura: fra grafica, design, arte e calligrafia.
Il percorso espositivo si articola secondo uno sguardo cronologico-tematico: partendo dal suo primo periodo di formazione alla Central School of Arts and Crafts di Londra ritroveremo manufatti grafici, disegni, carboncini e gessi che sono più vicini all’ambito del collage e della sperimentazione che Simonetta Ferrante con il tempo approfondì. In questo primo periodo si può osservare la sua passione per il disegno. Segue l’inizio della sua attività vera e propria di graphic designer, accompagnata da molti illustri incontri.

Un’altra sezione in mostra è dedicata alla grafica e illustratrice svizzera Giovanna Graf, che fra il 1961 e il 1971 ha condiviso lo studio con Simonetta Ferrante a Milano. Suoi manifesti, locandine, inviti e bozzetti per La Rinascente, per Teodora e altri marchi che si presentano in tutta la freschezza della sua coinvolgente grafica.

Alcune sale del m.a.x. Saranno dedicate all’esposizione dei libri d’artista di Simonetta Ferrante, delle incisioni, le sculture in carta e plexiglass, i dipinti a olio, i monotipi, i collage, le tecniche miste, gli inchiostri, le installazioni, le tempere e gli acquerelli. Potremo soprattutto godere del suo grande lavoro di ricerca effettuato sulle carte.simonetta-ferrante1

L’esposizione – accompagnata da un catalogo – La mostra gode del patrocinio di Aiap-Associazione italiana design della comunicazione visiva, e del Gruppo Calligrafia Ticino. Simonetta Ferrante – dal 21.05.2016 al 25.09.2016 con chiusura estiva del m.a.x. museo da lunedì 01.08 a lunedì 22.08.2016 compresi.

Per info e contatti visitare il sito http://www.centroculturalechiasso.ch/m_a_x_museo/simonetta-ferrante-1930-la-memoria-del-visibile-segno-colore-ritmo-e-calligrafie/

    27 Jun 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

God save the Pound: la lenta discesa della britannica cartamoneta.

british-poundLa sorte della carta più importante dello stato inglese nel prossimo futuro è legato alla prospettiva del nuovo Brexit, l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea confermata ieri notte alle ore 23,00.
Dopo l’esito del referendum sono tante le reazioni politiche da parte degli altri paesi dell’UE. Gli inglesi sono andati alle urne giovedì scorso, con un’affluenza di circa il 74% per la consultazione sul “Remain” or “Leave”: il 52% dei votanti ha scelto di lasciare l’Europa.

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Oggi a Berlino è in programma la riunione degli stati fondatori dell’Unione Europea; il ministero degli esteri tedesco conferma l’incontro nel quale saranno presenti i capi di Stato di Italia, Francia, Olanda, Belgio e Lussemburgo.
Nella serata di venerdì la sterlina è balzata a 1.44 sul dollaro, salvo poi crollare già durante la sessione asiatica di lunedì, dopo che il sindaco di Londra Boris Johnson personaggio politico molto influente, si è schierato apertamente a favore dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione.
Così la sterlina è crollata è ha trascinato giù anche l’euro che come spesso ha aperto in gap down, ovvero con un abbassamento negativo del valore monetario all’apertura della borsa, mentre non c’è stato alcun effetto negativo sulla borsa di Londra, tra le migliori in Europa.

Sterlina vs Dollaro - grafico settimanale

Sterlina vs Dollaro – grafico settimanale

C’è da riflettere su quanto i legami commerciali tra il Regno Unito e Unione europea siano comunque importanti. Circa il 45% delle esportazioni e il 53% delle importazioni del Regno Unito avviene con l’Ue; ogni anno Londra versa nelle casse di Bruxelles lo 0,5% del suo Pil, ma secondo gli studi della Confindustria britannica, l’adesione all’UE crea un un valore aggiunto tra i 62 e i 78 miliardi di sterline all’anno per l’imprenditorialità locale.
Il centro studi Bertelsmann Stiftung che collabora con l’Istituto di Munich ha calcolato che il Brexit costerebbe alla Gran Bretagna almeno 300 miliardi, e un calo potenziale del Pil del 12% in dieci anni.
Peraltro Londra è la più grande finanziaria d’Europa e alcune importanti istituzioni potrebbero voler spostare le proprie sedi in Europa nel caso di Brexit, scombussolando l’economia di molti piccoli stati europei. Ecco la fine di uno splendido matrimonio, forse neanche poi così splendido.

    25 Jun 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

“Arie di Carta” al Rivetta Tell di Lugano

Arie di Carta

Arie di Carta

A pochi giorni dalla chiusura della messa in scena di Arie di Carta, presso Il Teatro della Contraddizione di Milano, possiamo annunciare la programmazione dello stesso presso il mercatino serale del  Rivetta Tell lungolago, a Lugano.
‹‹Alla vigilia dell’inizio delle prove, una telefonata ha cambiato il destino della creazione di questo mio nuovo lavoro. I temi, la ricerca, le immagini, i suoni, i colori si sono moltiplicati anzi duplicati: il mio lavoro è diventato il ’nostro’, mio e di Ivana. Ci siamo incontrate – scrive Maria Carpaneto – ognuna coi propri vissuti, gusti ed esperienze professionali e ci siamo ‘ascoltate’: il reciproco ascolto ha generato una nuova relazione, un linguaggio per noi nuovo, volti e storie nei quali molti possono rivedersi ed immedesimarsi, due donne/due personaggi venute da chissà dove, un duo vagamente clownesco, tragicomico che si è raccontato la propria vita fondendola in una sola ed unica››.

Arie di Carta

Arie di Carta

‹‹“Arie di carta” è per me un atto di incontro – scrive Ivana Petito – E’ la danza di un incontro. Parla di un me e di un te, di un io e un tu che poi altro non sono che l’umanità tutta. Racconta il miracolo e il mistero quotidiano di ogni relazione, un’opera che continua a crescere nella vulnerabilità autentica dell’ incontro››.

Due curiosi personaggi senza tempo, e un passaggio continuo di stati d’animo con una velata ironia. Due creature straordinarie che trovano la nascita da mura, da suoni, dai colori, dalle temperature del sottosuolo per formare un tutt’uno con luoghi pregni di storie e di gente comune, un ricordo che non si dimentica. Una relazione che percorre tutte le epoche storiche, tutte le età della vita, tutti i generi e tutte le modalità dell’essere soli nonostante insieme. Queste due creature si accompagnano per farsi coraggio ed esaltarsi a vicenda, si incontrano ora nella giocosa gioia dell’incontro, ora sfinite dalle catene della relazione. “Arie di carta”, una pièce ancestralmente e archetipicamente attuale e antica, vestita in abiti vintage in un ambientazione retrò.

Arie di Carta

Arie di Carta

‹‹Dal mio punto di vista, la danza inaugura delle relazioni tra ciò che normalmente riteniamo separato e, nello stesso tempo, o proprio grazie a questo gesto, separa ciò che pensiamo debba restare unito. Si potrebbe dire che la danza è l’avvio della relazione impossibile, perché si congeda dalle relazioni stabilite e ritenute ‘possibili’: ad esempio, unisce una parte del corpo ad un’altra perché la separa dall’ordinamento delle parti, la fa fuggire via. E nel vostro spettacolo ciò inevitabilmente accade, ma in certi passaggi è come se voleste danzare la relazione, illustrarla attraverso la danza, piuttosto che inaugurarla danzando. Le fotografie sullo sfondo sembrano voler dire ciò che state facendo, la cosa che state danzando. Dal bambino alle due anziane ridenti è come se ci fosse una didattica a guidare la danza. Questo sfondo, che non a caso dà anche il senso di uno scorrere temporale, sembra voler insegnare che lo scorrere del tempo non è che formazione di relazioni, di cui infine si può insieme ridere, con un riso di saggezza, mi pare.›› (Maurizio Zanardi)

“Arie di Carta” –  prodotto dall’associazione culturale Il Filo di Paglia, Milano

Sabato 09 luglio 2016 alle ore 22.00 presso il Rivetta Tell, riva Giocondo Albertolli, 6900 Lugano, Svizzera

    09 Jun 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

“Untitled” colors, dall’anima di Paolo Manazza

Paolo Manazza - Project for Rumi's Portait, 2016, oil and enamels on canvas 97x113 cm

Paolo Manazza – Project for Rumi’s Portait, 2016, oil and enamels on canvas 97×113 cm

 

Oggi 08 giugno 2016, presso le prestigiose stanze della galleria Robilant+Voena di Milano in via Fontana, si terrà l’inaugurazione della prima personale di Paolo Manazza, il poliedrico pittore, giornalista, intellettuale e critico d’arte. Paolo Manazza racconta ad Alan Jones: “Un quadro è finito quando lo dice lui, anche con delle parti che rimangono apparentemente aperte. Fermarsi al momento giusto significa in sostanza cristallizzare l’’immagine e la composizione cromatica in un momento in cui è in grado di proiettare la massima intensità dell’’energia formale.

 

Untitled - About your daimons - 50x70 oil on canvas, 2015

Untitled – About your daimons – 50×70
oil on canvas, 2015

Ossia dare spazio a quella forma che apre le porte dell’’invisibile. Ciò che voglio dire è che la misteriosa, inafferrabile qualità di ogni opera (quale che sia il suo contenuto, astratto o figurativo) è una qualità allusa da parole e termini vaghi come lirico o sublime. Come giustamente diceva De Kooning lo scopo della pittura è principalmente catturare il nulla di un quadro, ‘la parte che non è raffigurata ma che è lì per via degli elementi che vi sono dipinti’. Sì, credo sia proprio così.”

Le opere di Paolo Manazza –- osserva Alan Jones nel catalogo della mostra – sono distillate da un ceppo per molti anni rinnegato. Sono prodotte con criteri altamente raffinati che sfuggono la ‘raffinatezza’ – nel senso peggiorativo del termine – ossia tutti quegli ingredienti retorici di moda e di appropriazione, reificazione, e riproduttività fotografica. Ogni dipinto –- prosegue – è un soliloquio un dialogo tra l’artista e il proprio sé, come le due parti di Bach, una traduzione simultanea nella lingua della pittura dove la ‘composizione’ è la grammatica, e il colore è il vocabolario”.

Paolo Manazza - Playing the Piano, 2013-2014, oil on canvas 90x110 cm

Paolo Manazza – Playing the Piano, 2013-2014, oil on canvas 90×110 cm

Lasciamoci trasportare dalle sue coloratissime spatolate di olio, lo scopo dell’operato di Paolo Manazza è entrare in un sentimento e prendere il volo, e il gioco inizia con l’osservazione, per arrivare alla pittura come mezzo primario.
Tornare alla pittura, per toccare con mano le proprie emozioni e per stenderle a seconda della ragion servente, lavorando sul colore e sulle varie sovrapposizioni dell’olio interpretando la realtà cromaticamente, trovando così l’unico possibile modo di vedere il mondo sia interno che apparente.
In occasione della mostra la galleria Robilant+Voena ha pubbliato un catalogo di cento pagine con un saggio di Alan Jones e i contributi critici di Giandomenico Di Marzio e Massimo Mattioli.

UNTITLED – Paolo Manazza
Inaugurazione Mercoledì 8 giugno dalle ore 18

Dal 08 Giugno 2016 al 08 Luglio 2016
MILANO – Galleria Robilant+Voena
LUOGO: Via Fontana, 16
TELEFONO PER INFORMAZIONI: +39 02 805 6179
E-MAIL INFO: info@robilantvoena.com

    08 Jun 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Tim Samuel si imbatte nella natura, e nei social

Una scena rara da vedere, ancor più da fotografare. Ma il fotografo subacqueo australiano Tim Samuel ha avuto la fortuna di trovare la prontezza per scattare una foto ad un pesce che nuota, quasi fossero un unico essere, all’interno dell’ombrella di una medusa.

Tim Samuel Foto @timsamuelphotography

Tim Samuel Foto @timsamuelphotography

Questo pesce che nuota in sincronia con una medusa è stato trovato da Tim tra le acque della meravigliosa Byron Bay, in Australia.
L’endemica scena è raccontata da Samuel, che afferma di aver osservato mentre faceva freediving l’avvenimento, spiegando: “Sembrava completamente in trappola, come se fosse riuscito in qualche modo a nuotare all’interno e poi non fosse più in grado di uscirne. Il pesce riusciva a controllare in parte i movimenti della medusa”.

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Samuel voleva di intervenire per liberare il pesce, ma ha scelto infine di rinunciare, lasciando la natura a fare il suo corso: “Ma è stata una decisione difficile da prendere”. Pensiamo positivamente, potrebbe trattarsi di una rarissima forma di simbiosi fra la medusa e il pesce, segno di solidarietà marina fra specie diverse.

La sua foto è stata pubblicata su Imgur e a seguire su Instagram, ed ha dilagato in poco tempo su tutti i social network.
”Non mi sarei mai aspettato che questo scatto potesse fare il giro del mondo”, ha scritto Tim Samuel sul suo profilo Instagram dove ha pubblicato le due immagini dell’insolito incontro.

    08 Jun 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto
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