“Nobel” per la carta stampata

Le Corbusier - Je rêvais, 1963 collage, carta da giornale, gouache su cartone 92,5 x 147,5 cm Collezione Annette e Peter Nobel

Le Corbusier – Je rêvais, 1963  collage, carta da giornale, gouache su cartone 92,5 x 147,5 cm – Annette e Peter Nobel

300 immagini di vita reale per trasformare un articolo in arte. And Now the Good News. Opere dalla collezione Annette e Peter Nobel è il titolo della mostra inaugurata pochi giorni orsono al Lac di Lugano (Lugano Arte e Cultura, una delle due sedi del Masi, il Museo d’arte della Svizzera italiana della città) che fino al 15 agosto proporrà trecento pezzi dei quasi 1.500 della Collezione di Annette e Peter Nobel.

L’esposizione sarà disposta sui due piani del Lac, complessiva di installazioni, fotografie, dipinti, disegni, collage e «che – come spiega il curatore Elios Schenini a STEFANO BUCCI che lo ha intervistato per «la Lettura» – vogliono

Fischer - Yummy horses' eye 2013

Urs Fischer – Yummy horses’ eye 2013 – Annette e Peter Nobel Collection

testimoniare la fertilità dell’incontro tra testo e immagine, tra arte e carta stampata» e determinare l’uso che gli autori dell’ultimo secolo, fra i vari movimenti artistici susseguiti, hanno fatto degli stampati.

Aperta fino al 15 agosto 2016, l’esposizione permetterà di vedere una collezione privata inedita, ossia quella dei coniugi Nobel che raccolsero opere di Georges Braque, Joseph Beuys, Sigmar Polke, Andy Warhol, degli svizzeri Thomas Hirschhorn, Urs Fischer e Daniele Buetti. La mostra sarà suddivisa in dieci sezioni, le quali seguiranno un ordine cronologico che darà la perfetta impressione dello scandire del tempo e dello scorrere delle vicende del mondo.

Axenoff - Princess Diana, 2011

Axenoff – Princess Diana, 2011 – Annette e Peter Nobel Collection

Viene proposto quindi un percorso attraverso l’arte del nostro tempo, che testimonia l’attrattiva con la quale molti artisti, a partire dalla fine dell’800, hanno guardato al giornale quale fonte d’ispirazione per le loro opere.

E alla suddetta mostra si collega un intrigante appuntamento anche per «la Lettura» che nel numero in uscita il 5 giugno conterrà un vero e proprio giornale d’artista realizzato appositamente da Thomas Hirschhorn, il grande artista svizzero autore di varie rielaborazioni del lato più ispirato e creativo del giornale.

And Now the Good News. Collezione di Annette e Peter Nobel in esposizione dal 28 Maggio 2016 al 15 Agosto 2016 presso il LAC di Lugano, per info e contatti visitare la pagina web: http://www.masilugano.ch/it/507/and-now-the-good-news 

Solo Works On Paper – WOPArt fair Lugano 2016

    30 May 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

L’antica reggia Sforza è il nuovo Museo di Villa Ciani

Sul terreno lungolago che oggi chiamiamo Villa Ciani sorgeva un castello posseduto da una casata ducale milanese, fatto costruire nel 1498 da Ludovico Sforza, che in seguito venne distrutto dagli Svizzeri nel 1517.
A partire dal 1622, nello stesso appezzamento vi fu invece il Palazzo Beroldingen, casato del Canton Uri i cui discendenti detengono fino al 1798 la carica di Cancelliere della Comunità di Lugano.
Museo delle culture di Villa Ciani

Museo delle culture di Villa Ciani

Nel 1751 entrano in possesso del palazzo i Farina, famiglia patrizia di Lugano, che dal 1827 al 1833 lo affittano al Governo cantonale, e successivamente all’editore Giuseppe Ruggia che decise di installare al livello terreno dell’edificio la sua stamperia, subaffittando i piani superiori ai Fratelli Ciani.
Nel 1839 il Palazzo Farina venne ceduto da Ruggia al medico Bernardo Vanoni di Suvigliana (1789-1872) che però, in seguito alla rivoluzione radicale, nel 1840 dovette rinunciare alla proprietà vendendola ai fratelli Filippo e Giacomo Ciani.
L’edificio viene trasformato negli anni 1840-1843 dall’architetto milanese Luigi Clerichetti (1798-1876), che restaurò quasi completamente la struttura, al posto della quale sorge ora un edificio cubico di sobrie forme neoclassiche con belvedere ottagonale e torretta sul colmo del tetto.
Il parco Ciani

Il parco Ciani

Nel 1868, un anno dopo la morte di Filippo, morì anche Giacomo e la villa dei Ciani andò in eredità al medico milanese Antonio Gabrini (1814-1908), che era stato allevato dai due fratelli. Morto Gabrini nel 1908, la villa entrò in possesso della famiglia Dell’Acqua di Milano. La proprietà, di circa 63’000 mq, nel 1912 venne infine acquistata con procedura di esproprio dal Comune di Lugano per la somma di circa 1,8 milioni di franchi e il parco fu destinato al pubblico passeggio.
Dal 1915 al 1967 la villa venne adibita a Museo storico e dal 1932 a Museo civico di belle arti e vi fu trasferita la collezione delle opere della Fondazione Antonio Caccia. Da quell’anno le mostre ospitate, promosse e organizzate dal Dicastero Attività culturali (Museo d’Arte, Archivio storico, Museo delle Culture), daranno alla luce un nuovo luogo proponente esposizioni temporanee a carattere artistico, antropologico e storico.
    27 May 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto

Signac in mostra al LAC di Lugano

Durante la prima edizione di WopArt avrete l’opportunità di poter assistere alla mostra delle opere di Paul Signac, che raccoglierà i suoi capolavori partendo dagli esordi autodidattici del pittore per ripercorrere la crescita evolutiva delle sue pennellate, spaziando fra le diverse correnti e i molti stili tecnici che Signac nel corso dei suoi incontri e dei suoi viaggi ha scelto di adottare come propri.

Paul Signac - View of the Port of Marseilles

Questi sono i puntini con cui  Paul Signac, ma anche Georges Seurat e i loro seguaci decisero di scomporre il mondo, offrendone un’immagine curiosa ed innovativa. L’impressionante stile pittorico di Signac, che a seconda del movimento culturale e del periodo storico collegato venne denominato in molteplici maniere, quali Puntinismo, Divisionismo, Impressionismo scientifico, Cromoilluminismo, Postmpressionismo, Neoimpressionismo (quest’ultimo, il preferito dai diretti interessati, fu coniato dal critico Félix Fénéon)  sarà apprezzabile a Lugano quest’autunno.

Quella di Signac è una tecnica che si basa sul principio della scomposizione della luce nei colori spettrali e consiste nell’accostamento di piccolissimi frammenti di pigmento sulla tela. Questi piccoli frammenti sono puntini che osservati a distanza compongono delle vibrazioni cromatiche nella retina dei nostri occhi, dandoci il senso di variazione cromatica.

La mostra deve grazie al supporto dato da la Fondation de l’Hermitage di LosPaul Signac River's edge the Seine at Herblayanna, e comprende oltre 150 opere fra dipinti, disegni, acquerelli e incisioni, appartenenti a un’eccezionale collezione privata svizzera.

Paul Signac in mostra dal 3 settembre 2016 presso il LAC di Lugano, dove ha inoltre sede il Museo d’Arte della Svizzera italiana,  nato dall’unione tra il Museo Cantonale d’Arte e il Museo d’Arte della città di Lugano. I suoi tre piani espositivi ospitano la collezione permanente della città di Lugano e del Cantone Ticino, mostre temporanee e installazioni site specific, per ulteriori informazioni in merito alla mostra segui il link http://www.masilugano.ch/it/520/paul-signac .

    23 May 2016   Artisti, Blog   0 Comment Leggi tutto
Previous Next
Close
Test Caption
Test Description goes like this